Cellscope, il nuovo gadget per cellulare in grado di diagnosticare malattie
Da Milano – Ricercatori americani del Bioengineering Department dell’università di Berkeley in California, hanno messo a punto un dispositivo che se collegato ad un telefono cellulare consente di identificare ed analizzare delle immagini riuscendo a diagnosticare alcune malattie, quali la tubercolosi o la malaria.
Si tratterebbe di una scoperta davvero utile soprattutto per quei paesi in via di sviluppo si pensa a centri rurali spesso privi di servizi sanitari, che distano svariate centinaia di chilometri ma che possono avvalersi di una buona rete per le comunicazioni mobili. Sarebbe infatti sufficiente che operatori sanitari locali disponessero di questo dispositivo integrato ad un telefono cellulare per poter analizzare un campione ematico e inviarne le immagini ad ospedali o centri attrezzati ottenendo così una diagnosi immediata e suggerimenti per la cura a dispetto della distanza. In questo modo si potrebbe monitorare la diffusione di alcune malattie grazie ad interventi tempestivi e di conseguenza ridurre i relativi costi.
Il Cellscope, questo è il nome del dispositivo, funziona come un microscopio a fluorescenza che riesce a identificare i marcatori di alcune malattie. Visti gli elevati costi però questo genere di apparecchi vengono solitamente utilizzati solamente nei laboratori e negli ospedali.
Decisamente più economica è la soluzione studiata dai ricercatori americani che hanno utilizzato un normale telefono cellulare e precisamente un Nokia con fotocamera 3,2 megapixel a cui hanno integrato con un microscopio ottico e un supporto per i campioni di sangue sui vetrini. Le immagini ottenute hanno una qualità paragonabile a quella dei microscopi standard usati nella diagnostica.
Entro il prossimo anno il team di ricercatori prevede di avviare uno studio pilota sul campo e successivamente, sulla base dei risultati ottenuti, verranno apportate le modifiche necessarie per rendere ancora più affidabile questo prezioso ed innovativo strumento.