Esplorare la Luna con Google Earth
Da Milano – Quarant’anni fa, il 20 luglio 1969, il mondo guardava con emozione i componenti dell’equipaggio dell’Apollo 11 mentre muovevano i primi passi sulla superficie della Luna. Per celebrare questa ricorrenza storica, Google lancia oggi Moon in Google Earth, un atlante interattivo in 3D della Luna, disponibile in Google Earth 5.0.
Con Moon in Google Earth, si può esplorare una versione virtuale del paesaggio lunare, seguire tour guidati degli astronauti Buzz Aldrin (Apollo 11) e Jack Schmitt (Apollo 17), ammirare i progetti di rover sviluppati dai team che partecipano al Google Lunar X-PRIZE, apprezzare foto panoramiche in alta risoluzione, guardare video inediti della superficie lunare e molto altro. L’atlante di Moon in Google Earth include un insieme di dati sulla superficie lunare forniti dalla Kaguya LALT e prodotti da JAXA/NAOJ.
Riscoprendo i momenti più significativi della storia dell’esplorazione lunare o osservandoli per la prima volta, gli utenti di Moon potranno comprendere meglio la luna e il rapporto che la lega all’uomo attraverso una coinvolgente esperienza in 3D.
“Quarant’anni fa, due esseri umani hanno camminato sulla luna: da oggi, con Moon in Google Earth, tutti possono seguire le loro impronte”, ha spiegato Michael Weiss-Malik, Product Manager di Moon in Google Earth. “Stiamo offrendo a centinaia di milioni di persone nel mondo la straordinaria opportunità di accedere a una presentazione interattiva in 3D delle missioni Apollo”.
Moon in Google Earth è lo strumento più recente sviluppato a seguito dello Space Act Agreement sottoscritto tra Google e la NASA.
“L’annuncio di oggi è strettamente legato alla collaborazione tra Google e l’Ames Research Center avviata nel novembre 2006, quando abbiamo firmato lo Space Act Agreement”, ha detto S. Pete Worden, Direttore del NASA Ames Research Center di Moffett Field (California). “Siamo felici di aver contribuito all’impegno di Google nel permettere a chiunque di esplorare virtualmente la Luna usando semplicemente un computer”.
Oltre alle immagini satellitari e rappresentazioni della superficie lunare descritte, Moon in Google Earth permette l’esplorazione dei seguenti livelli:
Immagini satellitari – immagini satellitari e dettagliate descrizioni di particolari aree della Luna tratte dall’archivio “Lunar Image of the Week”, della Arizona State University.
Immagini visibili – immagini acquisite dalla sonda Clementine e dal satellite Lunar Orbiter.
Missioni Apollo – un viaggio indietro nel tempo per scoprire i luoghi di atterraggio delle missioni Apollo, dalla 11 alla 17, che offre la possibilità di esaminare immagini panoramiche “stile Street View”, vedere video inediti della Spacecraft Films e documentarsi sui luoghi visitati dagli astronauti nei loro viaggi lunari.
Tour guidati – tour della Luna guidati dagli astronauti Buzz Aldrin (Apollo 11) e Jack Schmitt (Apollo 17).
Mappe storiche – mappe geologiche e topografiche della Luna utilizzate dalle missioni Apollo.
Oggetti lasciati dall’uomo – alla scoperta degli equipaggiamenti che gli esseri umani hanno lasciato sulla Luna durante le loro esplorazioni e dei luoghi dove questi oggetti si trovano tutt’oggi. Si tratta di oggetti provenienti da Stati Uniti, Russia, Cina, Unione Europea, Giappone e India, per alcuni dei quali sono presenti anche modelli 3D.
Per provare Moon in Google Earth, bisogna aprire Google Earth 5.0 e passare dalla modalità “Terra” alla modalità “Luna” sulla parte alta della barra degli strumenti. Google Earth 5.0 può essere scaricato su: http://earth.google.it/moon/
Sapevate che…
Curiosità lunari
• Sebbene i computer dell’Apollo 11 guidassero la navicella, ogni tanto gli astronauti dovevano controllare la posizione usando il sestante: un po’ come il Capitano Cook e i marinai del diciottesimo secolo. Per accedere a Moon in Google Earth, i navigatori del web devono semplicemente selezionare l’opzione “Luna”, che si aggiunge a quelle “Terra”, “Marte” e “Sky” già disponibili su Google Earth 5.0.
• Una lavatrice odierna ha più memoria, programmi più sofisticati e maggiore potenza di elaborazione di tutte le risorse informatiche della NASA messe insieme al tempo del primo atterraggio sulla Luna.
• La distanza tra la Terra e la Luna è approssimativamente di 384.000 chilometri…ma ci si può arrivare in un secondo esplorando la Luna seduti in poltrona: basta collegarsi a Google Earth 5.0: http://earth.google.it/moon/
• Dalla misurazione dell’età delle rocce lunari, si stima che la Luna abbia circa 4,6 miliardi di anni, cioè più o meno la stessa età della Terra….Google Earth, invece, ha solo 4 anni!
• In orbita, la differenza di temperatura tra le zone della navicella esposte alla luce solare e quelle in ombra è di oltre 200°C. Quindi, se una parte della navicella si fosse scaldata troppo, i cavi elettrici di alimentazione del sistema di guida e di erogazione dell’ossigeno rischiavano di essere messi fuori uso. Per questo motivo, l’Apollo doveva ruotare su se stesso a intervalli regolari.
• Il primo passo in avanti nell’osservazione della Luna si è avuto con l’invenzione del telescopio, che Galileo Galilei utilizzò per primo per esaminare montagne e crateri sulla superficie lunare. In Google Moon, si possono consultare le mappe geologiche e topografiche usate dalle missioni Apollo per pianificare i viaggi sulla Luna.
• Quella annunciata oggi non è la prima avventura nello spazio per Google: nel settembre 2007, è stata presentata una versione in 2D di Moon. L’esplorazione dell’universo con Google Earth già includeva Google Mars e Google Sky.
• Con Google Earth chiunque può osservare la Terra dallo spazio e la cosa appassiona molti: a oggi, Google Earth ha registrato infatti ben 500 milioni di download!
• Più di 100 milioni di stelle e 200 milioni di galassie sono visibili su Google Sky: alcune di esse non sono mai state viste prima da occhio umano.
• Le stelle si possono esplorare anche dal telefonino: lo scorso maggio, Google ha infatti presentato Sky Map per Android: basta puntare il cellulare verso il cielo e Sky Map visualizza una mappa con informazioni sulle stelle, i pianeti e le costellazioni che stiamo guardando.
• Gli astronauti hanno trascorso circa 30.400 giorni (ovvero circa 83 anni in totale) nello spazio, inclusi 100 giorni sulla superficie lunare.
• L’uomo con il record di permanenza nello spazio è Sergei K. Krikalev, che vi ha trascorso 803 giorni, 9 ore e 39 minuti, ovvero oltre 2 anni.
• Google Earth già include un Livello NASA che mostra le più belle foto della Astronaut Photography collection e alcune delle più interessanti immagini della Terra scattate dai satelliti della NASA negli anni.
• L’ex astronauta Ed Lu è alla guida del team di ingegneri di Google che lavora su Google PowerMeter, il sistema progettato per analizzare i dati sui consumi energetici catturati da “contatori intelligenti” e tradurli in informazioni di semplice comprensione che le persone possano utilizzare per ridurre gli sprechi. Il compito di Ed, quando era nello spazio, era di controllare il consumo di energia, disattivando gli apparecchi non necessari.
• Il primo essere vivente ad andare nello spazio è stata la cagnetta Laika, collocata dai russi a bordo dello Sputnik 2 e lanciata il 3 novembre 1957. Laika fu anche la prima vittima delle missioni spaziali.
• A quarant’anni dallo storico primo passo sulla Luna, continua il mistero sulla frase pronunciata da Armstrong mentre scendeva dal modulo Eagle. Quella tramandata alla storia è la seguente: “That’s one small step for man, one giant leap for mankind” ovvero, “Un piccolo passo per l’uomo, un enorme salto per l’umanità”. Neil ha però sempre sostenuto di aver detto “…for A man…”, il che darebbe effettivamente un senso diverso alla frase, che si dovrebbe perciò leggere come: Un piccolo passo per un uomo, un enorme salto per l’umanità”…Si trattò di emozione? Neil si ricorda male? Ci fu un disturbo nella trasmissione?…la discussione è ancora aperta.
• Il cognome da nubile della mamma di Buzz Aldrin (il secondo uomo ad aver camminato sulla Luna) era Moon.
• I motori dell’Apollo 11 avevano una spinta pari a quella di 92.000 locomotive, necessari per far sollevare 3.000 tonnellate di razzo. L’onda d’urto si sentì a miglia di distanza. Due minuti e mezzo dopo, l’Apollo 11 viaggiava a quasi 10.000 chilometri l’ora: a questa velocità, la distanza da Los Angeles a New York si potrebbe coprire in appena 24 minuti!
• La massa della Luna è circa un ottantesimo quella della Terra.