Guarderemo la Tv con gli occhialini 3D?
Da Milano – Non so e qualcuno ha avuto modo di vedere al cinema, nelle sale appositamente attrezzate, alcuni dei film dell’ultima stagione come Mostri contro Alieni, Viaggio al centro della Terra in 3D o il sanguinolento San Valentino di Sangue in 3D.
Belli. L’esperienza del cinema attuale, visto con gli occhialini 3D, non è minimamente paragonabile a quella di 10 anni fa.
La tecnologia ha consentito di raggiungere livelli di profondità mai visti.
Se vi capita di andare a Gardaland, provate Time Voyager, le tecniche di proiezione 3D unite al perfetto sincronismo meccanico con le poltrone e altri simpatici accorgimenti, catapultano lo spettatore nel bel mezzo dell’azione.
Ma, al di là del gusto personale, il cinema in tre dimensioni, quello visto con gli occhialini da estate ad Acapulco, si sta rivelando un successo. La richiesta del pubblico è in continuo aumento.
Le stesse pellicole in animazione in 3D, tipo Mostri contro Alieni o il prossimo UP, hanno maggiore appeal se prevedono una versione che consenta anche la visione tridimensionale. Insomma, il 3D del 3D.
Tutta questa crescente richiesta di video fruiti in forma tridimensionale non è sfuggita alle grandi multinazionali che operano nel mondo della tecnologia. L’obiettivo dei prossimi anni potrebbe essere proprio quello di portare il 3D sulla televisone di casa.
L’operazione non è semplice, perché le immagini, per essere apprezzate con profondità tridimensionale, devono essere prima realizzate con tale tecnica. Quindi, anche se domani comprassimo un televisione capace di supportare la tecnica 3D, non vedremmo certo Vespa tridimensionale uscire dallo schermo per passeggiare nel salotto di casa, semplicemente perché quel tipo di immagine è inadeguata. E’ molto più probabile che questo tipo di intrattenimento possa crescere proprio col mercato dei DVD, magari cercando di riportare tra le mura domestiche le sensazioni dei film apprezzati al cinema nella sale attrezzate.
Ma veniamo un po’ ai buoni propositi e alle stime di mercato. Al momento il mercato vede dei modelli già esistenti a proiezione posteriore 3D da Mitsubishi e Samsung, a prezzi abbordabili, ma dai risultati tutti da verificare. JVC ha lanciato nel mese di aprile un 46 pollici LCD rivolto agli utenti business in grado di supportare il 3D. Mentre Hyundai ha creato un LCD da 46 pollici che può visualizzare le immagini tridimensionali, ma è disponibile solo in Giappone, costa 5000 dollari, e mostra solo poche ore al giorno di programmazione 3D da una rete satellitare giapponese.
Gli analisti sono concordi nell’affermare che il “3D home video” sarà probabilmente uno dei settori in maggiore crescita nei prossimi anni. In Giappone, come al solito all’avanguardia nei nuovi modelli di business sul fronte tecnologico e non solo, si stima che il mercato della fruizione di video in 3D dovrebbe attestarsi su circa 220 milioni di dollari all’anno a partire dal 2014, ma potrebbe crescere di quasi 4,4 miliardi di dollari dal 2019.
Cifre davvero pazzesche, che fanno riflettere. Bisogna anche capire se questa è una moda passeggera o è destinata a diventare uno stile di consumo radicato. Del resto fino a qualche anno fa tutti erano stupiti dai film di animazione 3D, ora non ci fa più caso nessuno, a dominare il mercato sono i soliti noti e non basta più realizzare una pellicola con personaggi tridimensionali per attirare l’attenzione. Ormai i film di animazione 3D sono classificati alla stregua dei cartoni animati di qualche anno fa, non fanno più clamore. L’interesse della gente sembra catalizzato verso altre forme di intrattenimento: come il cinema 3D in 3D, per l’appunto. Ma durerà?