In Cina si compra l’HiPhone
Da Milano – No, non è un errore di battitura. Sul mercato cinese furoreggiano i cloni dei più venduti cellulari occidentali. Così invece del costoso iPhone si può optare per un suo clone, l’iPhome o l’HiPhone, appunto, che costa assai meno.
Stesso discorso per i cellulari Nokla e via dicendo.
Il mercato dei cloni in Cina in questo momento rappresenta una quota davvero significativa del mercato totale. Nel 2008 si stima che 150 milioni di cellulari, dei 750 milioni prodotti in Cina, sono stati contraffatti o non avevano marca. Si parla di una quota di mercato del 20 per cento.
Combattere il fenomeno della falsificazione che in cinese viene detto shanzhai. È molto complicato.
Il motivo principale è che i cellulari cloni costano mediamente 100 dollari, assai meno dei cellulari originali, specie se si tratta di smartphone all’ultimo grido.
Ultimamente però le imprese shanzhai hanno cominciato a spostarsi dal settore della pura contraffazione a quello della ricerca creativa, sviluppando cellulari unici per il mercato cinese, ispirati dalle necessità e richieste dell’utenza locale, come i cellulari con doppia sim per uomini d’affari che viaggiano tra Taiwan, Hong Kong e la terraferma.
Altri modelli hanno particolari luci che possono essere utilizzate per individuare il denaro falso, grandi schermi e tastiere per le persone anziane o altoparlanti supplementari per gli agricoltori, che possono non essere in grado di sentire le chiamate al cellulare mentre si lavorano nei campi.