L’automobile che impara le abitudini di guida del conducente
Da Milano – Scienziati provenienti da sei paesi europei hanno sviluppato una nuova tencologia, chiamata DRIVSCO, che consente ai veicoli di apprendere dal comportamento dei loro conducenti al volante, in modo da poter rilevare se un guidatore presenta un comportamento “insolito” in una curva o davanti ad un ostacolo sulla strada, in questo caso genera i segnali di allarme per avvertirlo in tempo di reagire.
A differenza di altri progetti simili, DRIVSCO va ben al di là di un sistema di computer vision per l’assistenza alla guida. Il concetto è stato studiato per ottenere un strumento che assimila il comportamento di guida e lo archivia come base di dati con cui confrontare future performance del guidatore.
Così se il sistema rileva una variazione nel modo di guidare del conducente di fronte a una curva, genera i segnali di allarme per avvertirlo del suo “comportamento inusuale in prossimità di una curva”, oppure può sfruttare il suo spettro di visibilità più lungo, specie nella guida notturna, per segnalare al guidatore l’individuazione di un oggetto potenzialmente pericoloso.