La nuova PSP Go riuscirà a scalfire il dominio di Nintendo?
Da Milano – E’ stata finalmente svelata la nuova console portatile di casa Sony. La PSP Go sarà sul mercato solo verso fine ottobre, eppure le sue intenzioni sono chiare: cercare di rubare quote di mercato a Nintendo e, in particolare, al suo nuovo DSi.
Secondo gli ultimi comunicati la quota di mercato di Nintendo Ds è vicina a 100 milioni di pezzi venduti in tutto il mondo mentre la PSP di accontenta, si fa per dire, di una quota di circa la metà.
In questa ripartizione di mercato contano la tradizioni e le tempistiche. Nintendo ha due vantaggi: è da sempre leader nel settore delle console portatili, fin dal primissimo Game Boy con lo schermo verde. Ha consolidato questa sua supremazia sfruttando il fatto di potere contare su titoli unici, ad esclusivo appannaggio della sua piattaforma, vere e proprie “killer application”, ovvero giochi che da soli giustificano l’acquisto della console.
Qualche nome? Tutta la serie Pokemon, le varie declinazioni di Super Mario e Donkey Kong e The Legend of Zelda.
L’altro elemento che gioca a favore di una grande diffusione commerciale è l’anticipo dell’uscita rispetto ai concorrenti. Alla Nintendo devono averlo capito. Dopo aver sfornato per anni console superbe dal punto di vista tecnico, come il Nintendo GameCube, che venivano superate, in termini di mercato, dai diretti concorrenti, vedi Sony, che uscivano sistematicamente prima con prodotti similari, ora sono loro ad anticipare la concorrenza.
Paradossalmente la nuova PSP Go cerca di rivaleggiare col nuovo Nintendo DSi già sul mercato puntando proprio sulla tecnica. E’ una console più piccola della precedente PSP, questo ha portato a ridurre lo schermo da 4,3 a 3,8 pollici, aumentando però la maneggevolezza e diminuendo il peso di più di un terzo, portandolo a soli 108 grammi (la “vecchia PSP era davvero troppo ingombrante rispetto al DS). Per guadagnare ulteriore spazio e compattare la console si è scelto di installare un meccanismo slide, che fa scorrere lo schermo in alto rivelando i comandi.
Ma dove si gioca questa battaglia è sul fronte della potenza grafica. Il Nintendo Dsi installa un processore da 133 Mhz, tutto sommato modesto, con una ram da 16 MB. L’attuale PSP può arrivare a 333 Mhz con una capacità di processare 35 milioni di poligoni al secondo. Quella nuova dovrebbe fare meglio, il nuovo intendo Dsi quindi in realtà parte già battuto su questo fronte.
La nuova PSP Go sarà quindi presumibilmente la console portatile più potente sul mercato, che consentirà di sviluppare giochi graficamente incredibili (anche se questo non vuol dire necessariamente più divertenti). Basterà questo a fare recuperare a Sony quote di mercato?
C’è poi una grossa incognita: l’iPhone. Nato come telefono, grazie al grande apporto di sviluppatori spesso “fai da te” può contare su un parco giochi in continuo vertiginoso aumento. Inoltre, il nuovo iPhone che verrà sembra che potrà contare su un nuovo processore più veloce dell’attuale ARM, che ha prestazioni grafiche piuttosto modeste sul fronte videoludico.
Rimane centrale il fattore parco giochi: l’iPhone a migliaia di game che però non hanno e non possono avere la profondità di gioco di quelli distribuiti su DS e PSP. Sono perlopiù dei passatempi in grado di assecondare una velocità di grafica non eccezionale. Ma ignorare questo nuovo concorrente potrebbe essere pericoloso. Del resto il Nintendo Wii è lì a dimostrare che la definizione grafica non è l’unico elemento di successo di un gioco.