La recessione colpisce anche il mondo dei robot
Da Milano – Per combattere un’invasione di robot nei film, il protagonista è sempre un super eroe, dotato di una super intelligenza, nel mondo reale al contrario, di super sembra non esserci proprio niente, infatti per ottenere il medesimo risultato sembra essere sufficiente un periodo di recessione.
La società di ricerca Nextgen, Martedì ha pubblicato la relazione “Personal Robotics 2009” nella quale per l’immediato futuro si vede ridimensionare la speranza del proliferare di personal robot nella vita comune. Nella sua relazione la Nextgen prevede che il mercato globale dei personal robot ammonterà nel 2015 a più di 5 miliardi di dollari contro il miliardo previsto per l’anno in corso.
Si tratta sicuramente di una forte crescita ma ben al di sotto dei 15 miliardi previsti dalla società due anni fa quando ancora non si prospettava la recessione e le condizioni economiche erano più favorevoli.
La recessione si sa, non risparmia nessun settore produttivo, ma oltre a questo, il rallentamento della crescita di questo mercato è dovuto al fatto che le aziende produttrici non hanno ancora realizzato personal robot multifunzione. In commercio ci sono solo robot che hanno compiti specifici ad esempio l’aspirapolvere iRobot Romba, o robot che si occupano d’intrattenimento oppure giocattoli.
E’ evidente che in un momento difficile come questo la gente non ha soldi da spendere per degli oggetti che svolgono le stesse funzioni di altri che già si possiedono.
E’ per questo motivo che nei prossimi anni il mercato si rivolgerà sempre di più allo sviluppo di robot nell’ambito della teleassistenza. Saranno sempre più numerosi quei dispositivi che si occuperanno della sorveglianza di abitazioni durante le vacanze dei proprietari o quelli che offriranno un valido aiuto alle famiglie nella cura degli anziani o dei bambini.