Navigare gratis ovunque: solo un’utopia?
Da Milano – L’anno in cui si cominciò davvero a parlare in modo insistente di Wi-Fi anche qui in italia è stato il 2002. Il modello era quello Americano, dove la quantità di hot spot disponibili nelle città andava a creare in molti casi una rete contigua che consentiva di “saltare”, anche in movimento, da un punto di collegamento Wi-Fi all’altro rimanendo, di fatto, sempre connessi.
Sono passati quasi 7 anni e qualcosa comincia a muoversi anche da noi. A dire il vero le connessioni Wi-Fi sono diventate ormai un patrimonio comune, basta girare con un cellulare abilitato in strada e attivare la scansione Wlan per rendersene conto. Ma molte reti sono, giustamente in quanto private, protette da password wpa o wep (la prima decisamente più sicura) e gli hot spot gratuiti non sono poi così frequenti.
A Venezia è stata lanciata di recente la copertura di tutta la città lagunare riservata però solo ai residenti. A Milano, in prospettiva Expo, ci sono progetti in corso per fare diventare il capoluogo Lombardo il più “wifizzato” in Italia. A Roma esistono progetti analoghi. Sembra che si stia andando verso una copertura decisamente più capillare. Il sogno è di emulare il modello, neanche troppo distante, parigino.
Se, infatti, vi capita di andare nella capitale francese troverete quasi in ogni angolo della città hot spot gratuiti per una navigazione ad alta velocità: verificato personalmente lo scorso anno.
Se poi volete conoscere la presenza di hot spot in Italia si può ricorrere ad un ottimo motore di ricerca che si trova su http://www.hotspots-wifi.it.