Akamai analizza la Rete

Akamai logoDa Milano  – Akamai Technologies ha pubblicato lo State of the Internet Report relativo al quarto trimestre 2009, scaricabile all’indirizzo www.akamai.com/stateoftheinternet. Basato su informazioni raccolte dalla rete Akamai, il presente rapporto approfondisce aspetti importanti della Rete, come l’origine degli attacchi informatici e i livelli di connettività a banda larga a livello globale.

 

Le 100 città più veloci

Come nel rapporto sullo stato della Rete del precedente trimestre, Akamai ha esaminato nuovamente la velocità media di connessione nelle singole città, prendendo in esame città con almeno 50.000 indirizzi IP unici che si collegano alla rete Akamai. Un’analisi delle 100 città più veloci al mondo ha evidenziato che:

circa la metà (48) delle città più veloci si trova in Giappone, 62 in Asia
le 15 città europee più veloci sono sparse i 6 Paesi
oltre un quinto (21) delle città più veloci si trova negli Stati Uniti, 23 delle quali in Nord America.

Velocità medie di connessione globali

L’analisi della velocità media di connessione a livello mondiale dimostra che 8 dei 10 Paesi più veloci hanno registrato un incremento, sia su base trimestrale sia su base annua.

Corea del Sud, Hong Kong e Giappone offrono la velocità di connessione più elevata al mondo, gli unici tre Paesi a superare il livello medio di connessione di 7,5 Mbps nel quarto trimestre del 2009.

La velocità media delle connessioni a Internet in Italia si è attestata sui 2,8 Mbps.

 

Nell’ultimo quarto del 2009, sono stati 96 i Paesi che hanno registrato una velocità media di connessione inferiore a 1Mbps, rispetto ai 103 del trimestre precedente. Dall’analisi di Akamai emerge che solo 3 Paesi presentano una velocità media di connessione inferiore a 100 Kbps (nel report precedente erano più del doppio).

I principali dati attuali e l’evoluzione storica della velocità media di connessione su base globale possono essere consultati con lo strumento di visualizzazione dei dati “Broadband Adoption Trends” di Akamai, disponibile all’indirizzo http://www.akamai.com/dv5.

 

Connettività Internet

Il numero di indirizzi IP unici che si collegano alla rete Akamai è incrementato del 4,7% su base trimestrale. Alla fine del 2009, Akamai ha registrato 465 milioni di indirizzi IP unici collegati da 234 Paesi, con una crescita del 16% rispetto ai 401 milioni della fine del 2008 e di circa il 54% rispetto ai 312 milioni registrati a fine 2007.

Per il settimo trimestre consecutivo, Stati Uniti e Cina hanno continuato a rappresentare circa il 40% degli indirizzi IP monitorati. Nel quarto trimestre del 2009, si sono collegati ad Akamai 186 Paesi con meno di un milione di indirizzi IP unici, 145 Paesi con meno di 100.000 indirizzi e 21 con meno di 1.000.

Paragonando i dati degli indirizzi IP unici pro capite di ogni Paese nel quarto trimestre, la Norvegia si trova in testa alla lista con una penetrazione di Internet del 49%. Globalmente, 35 Paesi mostrano ancora livelli di penetrazione di Internet pari o superiori al 25% (0,25 o più indirizzi IP unici pro capite).

 

Connettività mobile

Considerando la crescita dell’accesso ai contenuti Internet da dispositivi mobili, come smartphone e laptop equipaggiati con connettività mobile a banda larga, Akamai pubblica per la seconda volta i dati raccolti da connessioni alla propria rete da dispositivi mobili.

Esaminando i dati, Akamai ha rilevato una gamma piuttosto ampia di velocità di connessione, che va dai 3,2 Mbps di un provider austriaco ai 106 Kbps di un provider slovacco. E’ importante osservare che la velocità di connessione su reti mobili varia in base diversi fattori: distanza del dispositivo dai ripetitori, design (con antenna interna o esterna) dispositivo fermo o in un veicolo in movimento, standard wireless utilizzati (LTE, HSDPA, EV-DO, etc.).

In Italia esiste un divario di 2Mbps tra il provider che offre la velocità di connessione maggiore (3,2 Mbps) e quello che offre la velocità minore (1,2 Mbps). Considerando l’operatore più performante, l’Italia è il terzo Paese per velocità di collegamento in mobilità.

 

Attacchi informatici

Nell’ultimo quarto del 2009, sono stati 198 i Paesi dai quali sono partiti gli attacchi informatici, in leggero calo rispetto ai 207 del trimestre precedente. In testa ancora la Russia, con il 13% del totale degli attacchi informatici.

Stati Uniti e Cina occupano rispettivamente il secondo e il terzo posto, arrivando insieme al 20% del traffico degli attacchi, mentre il Brasile scende al quarto.

L’Italia scende di un posto, passando dal quinto del trimestre precedente (con il 5,4% degli attacchi) al sesto posto nel quarto trimestre del 2009 (con il 4,5%).

Akamai ha osservato attacchi diretti a oltre 10.000 porte. Per il settimo trimestre consecutivo, la porta 445 è stata la più colpita e continua a essere l’obiettivo della maggior parte degli attacchi.

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