Bambini ed adolescenti più protetti grazie al “Panic Button”
Da Milano – Per la sicurezza degli utenti più giovani di Facebook è stato introdotto il “pulsante antipanico”. Il noto social network ha accettato di inserire nelle proprie pagine la nuova applicazione che consentirà di segnalare comportamenti, o contenuti ritenuti scorretti direttamente all’agenzia governativa britannica che si occupa della protezione e del controllo dei minori su internet: la Child Exploitation and Online Protection Centre (Ceop)
Finalmente, gli adolescenti saranno più tutelati, sarà sufficiente installare l’applicazione direttamente sul proprio profilo per potervi accedere. Dopo mesi di discussione, Facebook era dapprima recalcitrante, si è giunti a questa decisione anche grazie alla condanna all’ergastolo di Peter Chapman accusato di aver stuprato ed ucciso una studentessa diciassettenne conosciuta proprio su Facebook, che ha interessato l’opinione pubblica nei giorni scorsi. Il primo social network ad installare il “panic button” è stato MySpace lo scorso novembre.