La pirateria si sposta sugli e-book

thelostsymbolDa MilanoIl Simbolo Perduto (The Lost Symbol), l’ultimo romanzo di Dan Brown, potrebbe fornire una chiave di lettura interessante sul futuro dei libri elettronici e sui rischi a cui sono esposti.
Secondo un rapporto di Amazon.com, il libro, nei suoi primi giorni, ha venduto più copie digitali per l’e-reader Kindle rispetto alle edizioni tradizionali cartacee.
Questo è un interessante indicatore che segnala come i libri elettronici stiano effettivamente incontrando il favore del pubblico (grazie soprattutto ad un costo nettamente inferiore rispetto a quelli rilegati in carta), tuttavia questo crescente successo ha, come contropartita, un crescendo di interesse da parte della pirateria informatica.
Infatti, dopo meno di 24 ore dal suo rilascio, le copie pirata digitali del romanzo di Dan Brown sono state trovate su siti di file-sharing come Rapidshare e BitTorrent e, in pochi giorni, è stato scaricato gratuitamente oltre 100.000 volte.
Un fenomeno preoccupante e in inevitabile crescita se si considera che le vendite di libri digitali nel secondo trimestre del 2009 ammontano a quasi 37 milioni di dollari. Più di tre volte il totale per gli stessi tre mesi del 2008, secondo l’Association of American Publishers (AAP).
Tra i possibili rimedi contro la pirateria dei testi elettronici c’è l’idea, da parte degli editori, di ritardare di alcune settimane la pubblicazione degli e-book rispetto all’edizione stampata, per cercare così di arginare in parte il fenomeno.
Però il problema è concreto e le chiavi di protezione, tra cui quella proprietaria di Kindle, al momento sembrano davvero poco efficaci.

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