Le applicazioni per iPad costeranno di più
Da Milano – Il momento è arrivato. A partire da sabato 3 aprile l’iPad sarà disponibile negli Stati Uniti e con esso le applicazioni sviluppate “su misura”.
Si stima che al momento del lancio saranno disponibili circa 1.000 applicazioni e che generalmente queste costeranno di più di quanto non costino per l’iPhone (infatti, in alcuni casi si tratta di conversioni per adeguare applicazioni già esistenti all’ampiezza di display dell’iPad.).
Qualche esempio?
iPhone Bubble Wrap, un gioco in cui si devono scoppiare delle bolle da imballaggio in un tempo stabilito, sviluppato dal Igor Pusenjack, ha venduto 3 milioni di unità a 99 centesimi su iPhone, ma verrà venduto a 1,99 dollari per iPad.
Stesso discorso per il puzzle game Animoto.
Il problema dei costi maggiori della applicazioni per iPad è dovuto non solo ad un maggiore sforzo di sviluppo, in effetti gli sviluppatori devono prendere confidenza con le nuove feature dell’SDK 3.2, ma anche ad un’incognita di mercato. Per quanti iPad verranno venduti, saranno sempre molti di meno rispetto agli iPhone in circolazione, quindi l’incentivo a sviluppare per iPad potrebbe essere dato solo dal fatto che al momento ci sono poche applicazioni e quindi pochi competitor.
Occorre tenere presente che i costi di sviluppo per un’applicazione iPhone (quindi iPad) possono andare da poche centinaia di euro ad oltre 10.000 per progetti particolarmente complessi.
E’ presumibile che, se l’iPad dovesse incontrare un grande successo, le applicazioni in pochi mesi potrebbero scendere a 99 centesimi.
C’è poi il discorso legato all’iBookStore, Il sito web AppAdvice.com ha scritto che il iPad includerà gratuitamente tutti i 30.000 ebooks della biblioteca on-line del Progetto Gutenberg.
Un altro elemento per garantire una forte penetrazione nel mercato del Tablet di Apple.