Dieci associazioni europee dell’e-commerce esprimono alla UE la loro preoccupazione per l’impatto negativo della direttiva “Diritti dei consumatori”
Da Milano – Mentre si sta svolgendo il G8 a Parigi e i protagonisti del commercio elettronico sono riuniti a Barcellona per la 3° edizione del Global E-commerce Summit, 10 associazioni nazionali ed europee, che rappresentano più del 50% della totalità dell’e-commerce in Europa, hanno firmato una dichiarazione comune indirizzata all’attenzione delle istanze europee, per esprimere la loro profonda preoccupazione per la direttiva « Diritti dei consumatori » e per le conseguenze negative che essa potrebbe portare sullo sviluppo e sull’avvenire dell’e-commerce in Europa.
Le associazioni firmatarie chiedono un approccio equilibrato nell’ambito della direttiva. Fanno appello alle istanze europee affinché vengano riesaminate alcune misure che condurrebbero ad oneri eccessivi, in grado di minare la sopravvivenza di molte imprese, e che provocherebbero un considerevole aumento dei prezzi per i consumatori. Senza dimenticare che la conformità di tali misure con i principi di diritto comunitario resta ad oggi ancora molto incerta.
L’industria dell’e-commerce europea si augura che il Parlamento europeo, la Commissione europea e il Consiglio dell’Unione, che si sono riuniti a Bruxelles per discutere la direttiva, ascoltino l’appello delle centinaia di migliaia di imprese e-commerce, distribuite in tutta l’Unione europea, che partecipano allo sviluppo dell’economia digitale.