L’iPhone 5 manderà in tilt le reti aziendali?
Da Milano – L’imminente lancio dell’iPhone 5 di Apple sta calamitando l’attenzione di tutti, dai principali media ai siti di rumors e gossip che ne hanno ampiamente anticipato le caratteristiche.
Una delle domande chiave che le aziende si pongono riguarda l’impatto che questo evento avrà sulle reti corporate e sulle prestazioni delle applicazioni business-critical. In particolare, sono a rischio soprattutto i gateway Internet e i collegamenti di rete alle filiali e agli uffici remoti, in quanto si prevede che saranno letteralmente inondati dalle attività associate ai prodotti Apple. Quando un flusso intenso di attività colpisce i gateway Internet o i collegamenti alle filiali, infatti, tutto si blocca, incluse le applicazioni business-critical e le comunicazioni. Ciò si verifica a intervalli sempre più frequenti, spesso in concomitanza con l’annuncio di novità, importanti eventi sportivi o la pubblicazione di video, sia virali che aziendali.
Ma quale potrebbe essere l’impatto? Solo per quanto concerne il download di software, i nuovi aggiornamenti di iTunes e iOS “costerebbero” probabilmente alla rete aziendale circa 800 Megabyte per utente, di cui circa il 70% entro un periodo di 48 ore.
Esempio di aggiornamento software
Supponiamo che in un’azienda di 1.500 dipendenti il 50% utilizzi Apple iTunes e il 20% possieda o intenda acquistare un iPhone. Vi sono quindi 750 dipendenti con iTunes e 300 con iPhone.
Consumo totale per gli aggiornamenti di iTunes – 750 dipendenti con iTunes 60 gigabyte
Consumo totale per gli aggiornamenti di iPhone – 300 dipendenti con iPhone 210 gigabyte
Totale 270 gigabyte
Nel caso di una presentazione o di conferenza stampa su Apple seguita in tempo reale dai dipendenti, il traffico generato avrà un’incidenza media sulla rete aziendale compresa tra 360 Megabyte e 1,1 Gigabyte per utente, a seconda della qualità del video selezionata (negli scorsi eventi era possibile scegliere tra risoluzione a 480p o a 720p). L’impatto maggiore è da ricondurre all’effetto dei live stream sulla capacità in tempo reale del gateway Internet o dei collegamenti alle filiali. Ogni utente consumerà in media da 800 kilobit a 2,5 megabit al secondo. Ciò significa che 1-3 utenti potrebbero esaurire completamente la capacità media di un collegamento di rete alla filiale.
Esempio di live coverage
Supponiamo che in un’azienda di 1.500 dipendenti il 2,5% – pari a 38 utenti – acceda a servizi di visualizzazione in tempo reale (live coverage). Supponiamo che la trasmissione abbia la durata di un’ora. In questo caso l’impatto è il seguente:
Qualità e larghezza di banda (38 utenti) Consumo Consumo totale
720p in media a 2,5 megabit al secondo 95 megabit al secondo 43 Gigabyte
480p in media a 800 kilobit al secondo 30 megabit al secondo 14 Gigabyte
Oltre alla copertura in live streaming, i dipendenti guarderanno probabilmente anche video on-demand più brevi sulle novità dell’iPhone e visiteranno siti web contenenti numerose foto dei nuovi dispositivi. Anche queste attività avranno un impatto sulla rete aziendale.
Cosa può fare, quindi, un’azienda?
Una possibilità è provare a bloccare i video live e gli aggiornamenti software di Apple. Ciò potrebbe effettivamente preservare la capacità di rete e garantire il funzionamento corretto delle applicazioni business-critical. Questo rimedio – in genere non adottato dai reparti IT aziendali – comporterebbe però una serie di lamentele da parte dei dipendenti. In alternativa è possibile stabilire un tetto massimo per la larghezza di banda utilizzata da tali applicazioni. Tuttavia, ciò richiede una rete intelligente in grado di individuare quali sono i flussi che riguardano questo tipo di traffico.
Le best practice attualmente implementate nelle aziende orientate al sociale e ai consumatori si basano innanzitutto sul concetto di ottimizzare, vale a dire limitare l’impatto e contenere tramite opportune policy il traffico ricreativo che potrebbe mettere fuori uso le principali applicazioni di classe enterprise. Le soluzioni di ottimizzazione della WAN di nuova generazione con cache integrata consentono di archiviare in locale video live di aggiornamenti software e altri contenuti web, in modo che possano essere recuperati da Internet o inviati una sola volta tramite il collegamento di rete a una filiale. I download successivi avvengono direttamente dall’appliance di ottimizzazione della WAN, senza alcun impatto sul collegamento di rete.
Queste soluzioni di nuova generazione dovrebbero anche supportare lo stream-splitting automatico dei video in tempo reale. Ciò significa che un singolo flusso di un video sul gateway Internet e sul collegamento di rete alla filiale può servire tutti gli utenti. Anziché necessitare di 20, 30 o 50 flussi di video live, l’azienda potrebbe cavarsela con uno solo.
È anche possibile utilizzare una soluzione di protezione web con cache e stream-splitting integrati sul gateway Internet aziendale per ridurre i costi della larghezza di banda.
Riduzione dell’impatto associato al download di software
In base all’esempio precedente (750 dipendenti con iTunes e 300 con iPhone)
Senza ottimizzazione WAN di nuova generazione Con ottimizzazione WAN di nuova generazione
Consumo totale per gli aggiornamenti di iTunes – 750 dipendenti con iTunes (800 Mb ciascuno) 60 Gigabyte 80 Megabyte
Consumo totale per gli aggiornamenti di iPhone – 300 dipendenti con iPhone (700 Mb ciascuno) 210 Gigabyte 700 Megabyte
Consumo totale 280 Gigabyte 780 Megabyte
Riduzione dell’impatto associato alla visualizzazione di video live
Esempio basato su 38 dipendenti che guardano video in live streaming
Qualità e larghezza di banda video live (38 utenti) Consumo senza stream-splitting Consumo con stream-splitting Consumo totale senza stream-splitting Consumo totale con stream-splitting
720p in media a 2,5 megabit al secondo 95 megabit al secondo 2,5 megabit al secondo 43 Gigabyte 1,1 Gigabyte
480p in media a 800 kilobit al secondo 30 megabit al secondo 800 Kilobit al secondo 13,5 Gigabyte 0,36 Gigabyte