Secondo l’Epson Business Council, un periodo di recessione può essere una fonte di opportunità per i nuovi imprenditori
Da Cinisello Balsamo – Avendo visto nascere diverse imprese di successo proprio in periodi di recessione – compresa la Green & Blacks di proprietà di uno dei suoi stessi membri, Jo Fairley – l’Epson Business Council suggerisce ai nuovi imprenditori che una recessione può essere una fonte di opportunità per le aziende nascenti.
Nei periodi di crisi economica la concorrenza si riduce e le occasioni diventano più accessibili. Il fallimento di alcune imprese crea spazi nel mercato che possono essere occupati da nuove società. Allo stesso modo un licenziamento, pur causando una certa tensione, può diventare lo stimolo necessario al nuovo imprenditore per mettersi in azione e la liquidazione può fornire il capitale iniziale.
Di per sè, l’incertezza economica può comprensibilmente dissuadere dall’avventurarsi in una nuova attività, ma per coloro che si assumono il rischio il tornaconto può essere considerevole.
Jo Fairley, membro del comitato dell’Epson Business Council, ha commentato: “Una buona idea è una buona idea e se hai paura di portarla avanti perché c’è una recessione, forse in realtà cerchi una scusa per non metterla alla prova. Un vero imprenditore si dà sempre da fare, a prescindere dalla situazione economica.”
Il multi-imprenditore francese Alain Bosetti ha affermato: “È sempre il momento giusto per avviare un’ impresa.” Ma ha anche aggiunto: “Nella situazione economica attuale è necessario un certo tipo di personalità per poter creare un’ impresa di successo. Oggi gli imprenditori di successo sono soprattutto individui creativi, capaci di trovare le soluzioni e i finanziamenti adeguati a sostenere il lancio della loro nuova attività.”
Il finanziamento è una sfida importante per le imprese nascenti in qualunque clima economico, ma nella situazione attuale lo è ancora di più. Tuttavia, ci sono molte soluzioni a disposizione. Gli esperti dell’Epson Business Council consigliano di non limitarsi alle banche come fonte di finanziamento.
Marco Montemagno, imprenditore nel settore dei social media, consiglia alle microimprese, soprattutto quelle che si basano su Internet, di lavorare con venture capitalist, business angel e altri investitori che siano disponibili ad apportare il capitale iniziale per poi vendere la propria quota quando l’impresa è in attivo. A volte con queste opzioni si deve rinunciare a una quota della propria impresa, a breve o a lungo termine, ma se l’alternativa è l’assenza di finanziamenti, sono in molti ad accettare il compromesso.
TechRanch, un’ organizzazione che fornisce assistenza per lo sviluppo delle imprese, soprattutto nel settore dell’alta tecnologia, è un esempio di soluzione alternativa per il finanziamento di una buona idea imprenditoriale.
Avviare un’ impresa comporta sempre un certo rischio, ma se hai fiducia nella tua idea e hai svolto tutta la ricerca necessaria per assicurarti che esista effettivamente un mercato per il tuo servizio o prodotto, il clima economico non dovrebbe essere un ostacolo. Puoi andare incontro a grandi sfide, ma anche a grandi opportunità. E come ha detto Hasso Kaempfe, il consulente aziendale tedesco ex-presidente del Consiglio di Amministrazione di Mast Jägermeister AG: “Se sei il primo ad avventurarti in mare aperto le onde sono molto alte, ma le previsioni del tempo sono buone.”