Televisori 3D: ma conviene?
Da Milano – Il Natale 2011 dovrebbe in qualche modo lanciare definitivamente la corsa all’acquisto dei televisori 3D, quelli fruibili con gli appositi occhialini. I motivi di questa probabile tendenza sono da ricercarsi nei prezzi sempre più bassi e nel “traino cinematografico”, con sale 3D che registrano, nonostante il prezzo del biglietto superiore rispetto alle proiezioni tradizionali, il tutto esaurito.
Ma un televisore in 3D in casa serve davvero? In questi ultimi tempi ne abbiamo provati diversi e, comunque, per testare le principali marche basta recarsi in un centro commerciale.
La tecnologia adottata per i televisori domestici è sostanzialmente identica per tutti i principali produttori (Samsung, LG, Sony, Sharp, Philiphs) e prevede l’utilizzo di occhiali polarizzati che, diversamente di quelli forniti al cinema, sono alimentati elettronicamente. Questi occhiali, dotati di una piccola batteria, ricevono dall’apparecchio un segnale a infrarossi ad altissima frequenza, un fotogramma per l’occhio sinistro e uno per il destro. L’elettronica dell’occhialino provvede a chiudere e aprire alternativamente la lente sinistra e destra in sincronia con le immagini trasmesse, “ingannando” così il cervello e dando la sensazione di visone 3D.
La tecnologia produce, in effetti, un risultato identico a quello della sala cinematografica ma c’è un problema di fondo: l’ampiezza dello schermo che riduce l’effetto finale.
In alcuni televisori testati l’effetto 3D si sviluppa prevalentemente in profondità, ovvero a partire dal perimetro dello schermo per dare la sensazioni di livelli ulteriori che si “aggiungono dietro” un po’ come avviene per il nintendo DS. In altri c’è l’effetto dell’immagine che esce dallo schermo ma non è così efficace come al cinema a causa delle dimensioni dello schermo inferiori che limitano “il fluttuare delle immagini”.
La sensazione è quellea di un’esperienza 3D comunque inferiore rispetto a quella che si gode al cinema.
Ci sono poi due ulteriori problemi: i programmi e l’affaticamento. Al momento le trasmissioni 3D non sono molte, un canale tematico a Sky, qualche DVD, in futuro aumenteranno ma questa è una piccola “strozzatura”. Poi c’è l’affaticamento della vista. Impensabile ipotizzare a una programmazione interamente in 3D dalla mattina alla sera fruibile solo con gli occhialini: la vista è troppo sollecitata, si stanca.
In sostanza il televisore 3D è un bel gadget per stupire e regalare alcuni momenti di visione del tutto nuova rispetto alla televisione tradizionale. Se il costo rispetto ad un apparecchio HD non è molto superiore è una spesa che forse si può mettere in conto, specie se c’è la televisione da cambiare. Tuttavia l’idea di accantonare una Tv HD perfettamente funzionante per fare spazio a una 3D non pare molto oculata.