Facebook: visioni future
Da Milano – Chi si attendeva un rimbalzo clamoroso delle azioni di Facebook già il primo giorno di contrattazioni sarà rimasto deluso. L’azione è salita ma di pochi centesimi (38,23 centesimi, contro i 38 del lancio). C’è chi parla di flop, forse è meglio usare la parola realismo. Probabilmente la quota di vendita fissata dagli analisti era corretta, forse addirittura un po’ sovrastimata. Il mercato sembra avere reagito in modo “maturo” e consapevole. Nulla vieta che il titolo salga anche dieci dollari nei prossimi dieci giorni, tuttavia questa crescita dovrebbe essere legata a prospettive di sviluppo che gli stessi analisti fanno fatica a identificare. Il forziere di Facebook non è pieno di lingotti per far fronte ai tempi bui, la sua riserva aurea è costituita da centinaia di milioni di utenti iscritti (c’è chi giura che entro l’anno si arriverà alla fantasmagorica quota di 1 miliardo). Quindi l’azienda deve realizzare utile. Ma dove? Lo scorso anno Facebook ha fatturato 3,7 miliardi di dollari, con un utile di 1 miliardo, contro un valore stimato e del tutto teorico di oltre 100 miliardi di dollari. Quindi Facebook fattura il 3% di quello che vale realmente. C’è da chiedersi da dove arriverà il restante 97%, considerando che i soldi rastrellati in borsa non sono sicuramente contributi a fondo perduto.
Si scommette molto su quello che Facebook potrà essere. Eppure è una tecnologia nata oltre 8 anni fa (nell’universo di internet è come se fosse passato un secolo) che si è affermata su PC, un hardware in via di estinzione considerando che il mondo va verso tablet, smartphone e chissà cos’altro. Facebook funzionerà altrettanto bene sui nuovi dispositivi? Mah, forse qualche dubbio comincia ad averlo anche Zuckerberg, altrimenti non si capisce perché abbiano speso un miliardo di dollari per acquistare Instagram (un’App per iPhone). In realtà hanno acquistato i loro iscritti strapagandoli…
Del resto Second Life che fine ha fatto? e Messenger? Certo, in termini di social network, è uscito Facebook che è meglio. Ma se nel frattempo venisse lanciata una soluzione migliore di FB? Gli utenti si sa fanno in fretta a cambiare bandiera e nel forziere non ci sono lingotti…