La Storia prende vita, messa in luce dalle tecnologie di videoproiezione Epson
Da Bergamo – Epson Italia è sponsor tecnologico del Museo storico dell’età veneta, che apre al pubblico nelle sale del restaurato Palazzo del Podestà, a Bergamo Alta. La sezione dedicata al Cinquecento interattivo propone un modo innovativo di raccontare la storia: un viaggio nel tempo e negli spazi lungo tutto il Cinquecento, che coinvolge i visitatori in un’esperienza sensoriale e multimediale, conducendoli attraverso sette sale tra le testimonianze del passato e nei luoghi dell’epoca ricreati in forme interattive.
A dare forma a questa narrazione moderna ed evocativa sono i videoproiettori Epson, noti per l’alta qualità di proiezione, l’affidabilità e la capacità di adattarsi alle molteplici e diversificate caratteristiche delle installazioni. Fondendo modernità e storia, la tecnologia di imaging più avanzata è qui chiamata a restituire la realtà del passato ed esaltarne la ricchezza.
“La scelta di utilizzare videoproiettori Epson ha origine da una lunga esperienza di collaborazione con l’azienda, ma è soprattutto fondata sulla riconosciuta qualità tecnica di questi prodotti“, racconta Massimo Basile, della Fondazione Bergamo nella Storia. “Per la realizzazione del Museo Storico avevamo bisogno di prodotti dalle alte prestazioni tecniche sia dal punto di vista della gestione dell’immagine, sia per l’aspetto della gestione logistica dei singoli proiettori installati, che dovevano integrarsi all’interno di un sistema informatico molto articolato.”
I videoproiettori in tutte le postazioni utilizzano un segnale Full HD 1080p; le proiezioni sono gestite tramite sistemi interattivi realizzati con un software video appositamente sviluppato per questo progetto dallo studio N!03, mentre nella sala tre è utilizzato un video mapping realizzato sul posto con After Effect. In termini di gestione dei videoproiettori, ogni prodotto Epson è stato integrato nella rete lan della sede espositiva consentendo così, oltre al classico controllo in remoto delle funzioni di accensione e spegnimento, un monitoraggio avanzato delle installazioni, con un sistema automatico di analisi e messaggistica che invia report quotidiani sullo stato d’utilizzo specifico dei singoli videoproiettori (ore d’utilizzo, temperature d’esercizio, lampade). Il tutto è predisposto per essere accessibile da remoto, dalla sede del Museo Storico e da quella dell’allestitore. Tutto questo si riassume in maggiore efficienza e risparmio di tempi e costi.
“In campo artistico e culturale, quello di Epson vuole essere un contributo attivo in termini di competenza e innovazione, a conferma di un impegno che trova applicazione concreta nello sviluppo di tecnologie capaci di essere fonte di ispirazione e di aprire nuove possibilità comunicative“, afferma Massimo Pizzocri, amministratore delegato di Epson Italia. “Scegliamo di partecipare a progetti e iniziative di grande significato culturale che possono contribuire all’evoluzione e alla crescita della società nel suo complesso ed è con questo spirito che Epson Italia ha deciso di supportare la Fondazione Bergamo nella Storia nella sua innovativa proposta culturale.”
“Siamo fieri che ancora una volta siano riconosciute ai videoproiettori Epson le qualità necessarie per le più sofisticate installazioni, e alla nostra azienda una capacità di sperimentazione e di sviluppo della tecnologia di altissimo livello.“