La via del sapere digitale e non è segnata?
Da Milano – Abbiamo provato iBooks Author incuriositi dal nuovo mondo di possibilità che si potrebbe aprire all’utente. Diciamocela tutta, del progresso a molti di noi frega meno di niente, quello vogliamo sapere è se con Author potremmo finalmente pubblicare il romanzo che giace, inerte, nel cassetto da un decennio circa.
La risposta è si? Ma… Ma occorre prima sottoscrivere il programma di sviluppo, come avviene per le App, occorre acquisire un codice ISBN pagando una tantum 35,3€, poi per ogni pacchetto di codici da 25 dovrete pagare 3€. Messa a punto la procedura di iscrizione “basta” realizzare il libro con Author e mandarlo all’approvazione di Apple, esattamente come avviene per le App. Una volta approvato verrà messo in vendita su iBookstore e per ogni acquisto Apple tratterrà il consueto 30%.
Perplessità
Author è un bel programma, che sfrutta la stessa interfaccia e le stesse dinamiche dei programmi della suite iWork. Eppure gridare al miracolo sembra eccessivo. Guardando nei Widget, la sezione che consente di inserire elementi multimediali, le opzioni precompilate disponibili non sono poi molte. I modellini 3D, ad esempio, possono essere solo ruotati, non animati con pulsanti, e il formato supportato è solo Collada (.dae). Certo per chi non ha mai programmato una riga di codice trascinare un modellino .dae nella apposita finestra e cominciare a ruotarlo può fornire la stessa esaltazione che ha provato Colombo quando è sbarcato sul Nuovo Mondo.
Lo stesso esempio gratuito, Life on Earth, rilasciato in concomitanza con il lancio di Author, è piuttosto impressionante come modello, ma poi ci si accorge che il vero limite è quello di arrivare a produrre libri belli, pieni di filmati, ma assolutamente omologati. Tutti uguali come funzioni.
Certo c’è un widget html che consente di importare codice in HTML 5 per personalizzare il libro, ma a quel punto occorre programmare e si perde l’immediatezza d’uso di Author.
Quindi qual è il rischio vero? Quello di popolare l’iBookStore di libri tutti uguali, tutti assolutamente meritevoli di essere letti come contenuti. In questo Mare Magnum il piccolo autore avrà lo stesso problema di sempre catapultato in chiave digitale: farsi notare. Prevarranno, ancora una volta, i meccanismi di marketing, chi può fare pubblicità potrà essere visibile, per gli altri sarà dura. Il consiglio per chi volesse provare questa strada e di lanciarsi subito, prima che l’iBooksStore venga saturato di prodotti come già avvenuto per l’AppStore. Del resto chi prima arriva…