Le tecnologie a rischio di estinzione nel 2012
Da Milano – Anche quest’anno PIXmania-PRO, il sito B2B del Gruppo PIXmania, ha interrogato un gruppo di esperti del settore che, basandosi sui dati di vendita e sulle continue evoluzioni tecnologiche, ha stilato la lista degli oggetti che scompariranno gradualmente dalle nostre scrivanie nel 2012. La ricerca riguarda in particolar modo gli strumenti e i dispositivi di uso più comune negli uffici e che manager e impiegati utilizzano quotidianamente per svolgere il proprio lavoro.
Al primo posto tra i prodotti destinati a uscire di scena si trovano i telefoni da scrivania, già sostituiti in gran parte dagli smartphone che, integrando la posta elettronica, garantiscono una maggiore flessibilità, e permettono di lavorare anche una volta usciti dall’ufficio. In Italia si contano ormai più di 50 milioni di utenti che utilizzano telefoni cellulari sempre più evoluti. Nel terzo trimestre 2011 si è raggiunto il pareggio tra la penetrazione di smartphone e quella dei cellulari tradizionali, con una previsione di sorpasso dei primi sui secondi entro la fine del 2011, e sono oramai 15 milioni gli utenti di mobile internet (nel terzo trimestre del 2011)[i].
Le reti cloud, che permettono di accedere in remoto ai file e di memorizzarli, potrebbero segnare la fine delle chiavette USB e dei CD, che si classificano in seconda e terza posizione. Le grandi aziende come Apple, Microsoft e Amazon, offrono già i propri servizi di cloud computing. In Italia, le PMI che hanno scelto di virtualizzare i propri servizi raggiungono il 77%, una media al di sopra di quella europea di 73%[ii].
Gli esperti di PIXmania-PRO inseriscono al quarto posto nella top ten delle tecnologie a rischio di estinzione gli scanner che, fino ad un recente passato, erano considerati strumenti indispensabili per il lavoro in ufficio. In quinta posizione, troviamo le calcolatrici, che un tempo dominavano sulle scrivanie di tutti gli impiegati e che sono state ormai quasi del tutto sostituite dalle funzioni di calcolatore già incluse negli smartphone.
Gli schedari a scaffale e a cassetto si posizionano rispettivamente in sesta e settima posizione. Le ragioni della futura caduta in disuso di questi due oggetti sono prevalentemente il cloud computing e la progressiva riduzione dello spazio disponibile in ufficio. Anche la bacheca e i post-it, sempre meno utilizzati, rischiano di scomparire velocemente nell’epoca delle email, delle intranet aziendali e dei sistemi di Instant Messaging come Skype e Messenger.
Nella lista stilata da Pixmania compare, forse inaspettatamente, solo in ultima posizione il tradizionale “boccione” dell’acqua. L’attenzione agli sprechi e la sensibilità verso l’ambiente spingono sempre più le aziende a preferire le brocche che filtrano l’acqua del rubinetto e che offrono anche significativi risparmi sui costi.
[i] Fonte “Rapporto 2011: la multicanalità genera sviluppo?” – Osservatorio Multicanalità 2011
[ii] Ricerca vmware 2011 condotta da Dynamic Market http://www.vmware.com/it/company/news/releases/tendenza-globale042011.html