Mountain Lion: prime impressioni
Da Milano – Abbiamo provato la Developer Preview 2 di Mountain Lion che suggerisce già uno stato piuttosto avanzato dei lavori. Da sottolineare, subito, una grande reattività del sistema operativo provato, per l’occasione, su un MacBook Pro da 13′. Scattante è dire poco. Rispetto a Lion c’è la sensazione che il sistema operativo sia stato ulteriormente alleggerito per migliorarne le prestazioni. Anche Safari, che mutua il nuovo motore di rendering da Lion, è il più scattante di sempre nella visualizzazione delle pagine. Unica pecca la batteria. Sembra durare davvero poco. La partizione con una vecchia versione di Snow Leopard impegna la batteria assai meno di quanto non faccia la partizione su cui abbiamo installato Mountain Lion. Ma c’è tempo per i correttivi.
Tra le novità che balzano all’occhio il Centro Notifiche (a cui si accede dalla Preferenze di Sistema) che ricorda molto da vicino quello già visto su iOS a partire dalla sua versione 5.0. Nella colonna Centro Notifiche è stata aggiunta la voce Twitter. In questo modo è possibile gestire e ricevere direttamente i “tweet” senza aprire l’applicazione dedicata. Le notifiche saranno visualizzate in vari modi selezionabili da Preferenze Sistema>Notifiche>Stile avviso Twitter, tra cui i banner a comparsa che appaiono nell’angolo superiore destro dello schermo.
Poi c’è la sensazione di un sistema che ruota interamente intorno a iCloud, la cui presenza si fa sentire fin dalla fase di prima configurazione con l’invito a creare un account che condivida tutto su tutti i dispositivi collegati a quell’account. iCloud può archiviare fino a 5GB di dati da ridistribuire sui vari dispositivi. Il funzionamento è semplice se i preferiti di Safari condivisibili con iCloud sono attivi su sia su iPhone che su Mac, qualsiasi sito salvato nella barra dei preferiti di iPhone finirà nella corrispettiva barra dei preferiti di Safari su Mac. Qualsiasi nota verrà condivisa, così come le notifiche di Twitter. Se si disattiva, ad esempio su iPhone, iCloud per le note, tutti i dati presenti in memoria su iPhone, quindi le note condivise, verranno cancellate, ma non sugli altri dispositivi collegati.
Anche Safari incorpora un nuovo pulsante “iCloud” che serve per condividere tra i vari dispositivi i pannelli di navigazione.
C’è anche una limitazione all’accesso della Rubrica Indirizzi. Se un’App scaricata tenta di accedervi comparirà un avviso, per ora in inglese, che invita l’utente a concedere o meno l’autorizzazione.
Se volete provare Mountain Lion vi consigliamo di farlo con un’installazione su un disco rigido esterno che è davvero facile. Occorre avere un’unica avvertenza, se nello stesso disco era stato installato Lion può essere presente, ma non visibile, la cartella di Ripristino dati che occupa circa 3,5 GB. Se non si cancella quella cartella potrebbe comparire, in fase di installazione, un avviso che ricorda all’utente come non sia possibile creare una cartella Recovery (c’è già!). Noi abbiamo risolto formattando la partizione con l’Utility Disco di Lion. Curiosamente L’Utility Disco di Snow Leopard non era riuscita a eliminarla.