Retrogame : Shenmue
Da Milano – Shenmue è senza ombra di dubbio, uno dei migliori progetti per console. L’ideatore Yu Suzuki impiegò ben 5 anni di sviluppo per realizzare ilgioco. Inizialmente fu progettato per Sega Saturn. Purtroppo la console non era dotata di una potenza tale da gestire questo “mastodontico” titolo. Cosi ecco la decisione di Sega. Spostare Shenmue sulla console di prossima generazione,il Dreamcast dotato di tecnologia a 128 bit. Shenmue usci in Giappone nel 1999 mentre nei primi mesi del 2000 arrivò in Europa e America. La storia si svolge nella cittadina di Yokosuka nel Novembre del 1986. Il Giovane Ryo Hazuki fa ritorno a casa. Ma quando arriva all’ingresso della sua proprietà.Il portone è semi aperto. Appena entrato trova la sua governante Ine, in pessime condizioni. Qualcuno l’ha picchiata. La donna indica il dojo, e appena Ryo si avvicina all’ingresso il suo amico, viene buttato fuori. Ecco che troviamo il Boss Lan Di, che combatte con il padre di Ryo,chiedendogli di un oggetto in suo possesso, il famoso specchio.Il padre di Ryo si rifiuta, ed ecco che viene colpito. Ryo cerca di difenderlo ma viene messo a KO da Lan Di. Cosi dopo un ultimatum, il Boss uccide il padre di Ryo. Con questo triste inizio, ecco l’inizio dell’avventura. Il gioco è un RPG FREE. Quest’ultima significa, che il giocatore a piena libertà d’interazione con l’ambiente che lo circonda. Infatti nella prima fase di gioco, occorre analizzare e investigare in paese, sulla “misteriosa” auto nera. Shenmue offriva la sensazione di essere all’interno di un mondo completamente “vivo”. La totale libertà di aprire ogni cassetto, la cittadina riprodotta perfettamente. Piccoli “cameo”, come le piccole action figure dei lottatori di Virtua Fighter ( iniziamente il gioco fu pensato come un RPG su Virtua Fighter ), oppure il Sega Saturn in cucina ( console inizialmente destinata a Shenmue), rendono un’esperienza totalmente nuova.Con negozi che rispettavano l’orario di chiusura e di apertura. La salagiochi, che all’interno vi permetteva di giocare ad Hang-on, Space Harrier e freccette. Per non parlare della tecnologia Magic Weather System, capace di mutare la situazione metereologica. Il tempo passava, da leggermente nuvoloso, ad un abbassamento della luminosità per poi passare alla pioggia. La cosa splendida ( per l’epoca) era la reazione degli abitanti a queste situazioni. Tutti giravano con l’ombrello, per poi toglierlo. Il gioco iniziava a Novembre e terminava ad Aprile. In tutto questo tempo Ryo troverà indizi, recupererà il famoso “specchio” rubato al padre, e partirà per Hong Kong, alla ricerca del Boss Lan Di.
Ryo potrà sfruttare l’insegnamento di alcuni maestri di arti marziali presenti in città, per imparare diverse mosse utili, in situazioni “ostiche”. Il gioco potrebbe essere paragonato a tutti gli effetti , come il padre dell’esclusiva saga per Playstation ,Yakuza. Shenmue era un mix di esplorazione, action ed Rpg. Dove ogni interazione si basava su orari da rispettare. Di notte ad esempio, era più semplice trovare “loschi personaggi mezzi unriachi” che magari sapevano di più su Lan Di, rispetto al giorno. Oltre a questo Shenmue fu il primo gioco ad utilizzare i Quick Time Event, conosciuto come QTE. In determinate scene d’intermezzo, occorreva premere il tasto che appariva su schermo. Proprio come accade in God of War o Dante Inferno. Shenmue era composto da ben 3 GD. E la versione Giapponese, includeva un Passport, per accedere ad Internet con il Dreamcast. Qui trovavamo il Shenmue World. Dove utenti registravano i punteggi ottenuti con Hang-on oppure Space Harrier. La fase finale del gioco, vede Ryo lavorare al porto come mulettista, prima di partire per Hong Kong ( dove si svolgeva il secondo capitolo ). Infatti per chiunque di voi che abbia acquistato Sega All Stat Racing, troverà Ryo Hazuki a bordo di un muletti o di una moto, sapoiate che erano i mezzi presenti in Shenmue.
Attualmente il gioco fa parte della Hall of Fame della storia videolutica e di Sega. Su Ebay il gioco costa addiritturà anche 120/130 Euro. Un’ottimo gioco, che nessuno mai scorderà.