Retrogame : Wolfenstein 3D e Doom

Posted On 30 Gen 2012
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wolfenstein-3dDa Milano – Wolfenstein 3D e Doom sono stati due dei primissimi sparattutto in soggettiva dei primi anni ’90. Wolfenstein 3D è stato creato da Jhon Romeo e Tom Hall, nel Maggio del 1992.
Il gioco presentava, un’interfaccia o meglio una “barra”, dove mostrava lo stato di salute del nostro personaggio, oltre alle munizioni. Il gioco era ambientato nella seconda guerra mondiale, nel fulcro del terzo Reich. Nei panni del prigioniero William ‘B.J.’wolfenstein-3d_19 Blazkowicz, dovevamo cercare di fuggire dal castello di Wolfenstein. Il gioco vedeva tre episodio ben distinti e finivano affrontando Hitler. Il gioco ebbe un notevole successo, anche se non era certo privo di difetti. Dall’audio un po’ sottotono, alla giocabilità troppo “meccanica”, fino a un’ambiente grafico in stile “bulgaro”. Altre controversie del pubblico si sollevarono, per alcuni contenuti non troppo “leggeri”. Il gioco vedeva manifesti nazisti sulle pareti e la sigla iniziale del gioco era una sigla nazista dei lavoratori. Wolfenstein è stato sviluppato per diversi sistemi.

doom-coverDoom invece, rivoluziò il genere degli sparatutto in prima persona. Creato dagli stessi sviluppatori, ha ottenuto un successo maggiore. Non piu ambientato nella seconda guerra mondiale, ma sul pianeta Marte. Il gioco seppur tecnicamente identico a Wolfenstein ha saputo gestire un comparto grafico migliore. Le ambientazioni erano in puro stile “Marziano”. Mixando un’atmosfera piu tetra, a sparatorie frenetiche e dinamiche. Doom in brevissimo tempo ottenne un successo mondiale. Convertito anche per le console casalinghe, divenne in breve tempo un’icona. Avrà diversi seguiti, tra cui l’ultimo episodio uscito per PC pochi anni fa chiamato Doom 4. Il gioco mise  in ombra il suo primogenito Wolfenstein, anche se negli anni ricomparirà per le varie generazioni di console.

Questi due titoli sviluppati da Id Software, ormai impressi nella memoria dei videogiocatori di vecchia data, oggi sono totalmente “aperti”. Chiunque di voi abbia una dimestichezza con il linguaggio di programmazione, può sfruttare il motore grafico del gioco e cambiare radicalmente ogni cosa. Potrete ridisegnare i nemici, crearne dei nuovi, insomma ideare un gioco totalmente nuovo, creato dalla vostra fantasia, sfruttando il motore grafico di Doom o Wolfenstein: due titoli che rimarranno per sempre nella storia videolutica.

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