Ecobonus anche per gli elettrodomestici, i consigli per risparmiare davvero
Da Milano – Via libera del Senato all’ecobonus anche per gli elettrodomestici. Già prorogato fino al 31 dicembre 2013, il bonus si estenderà anche agli elettrodomestici di classe A+, per i quali sarà possibile una detrazioni Irpef fino al 50%.
L’iniziativa rientra nel più ampio pacchetto di incentivi volti a favorire lavori di ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche delle abitazioni private. Questi interventi oltre a migliorare le prestazioni delle case in termini di risparmio di luce e gas, hanno l’obiettivo di rimettere in moto il settore dell’edilizia, attualmente fra i più provati dalla crisi economica.
“Sebbene si tratti di spese che sono detraibili ai fini IRPEF nell’arco di dieci anni, è opportuno considerare la sostituzione dei vecchi elettrodomestici con quelli di classe energetica superiore, non solo per usufruire dello stesso ecobonus, ma soprattutto per il risparmio in termini economici e di emissioni dannose per l’ambiente. – Ha commentato Marco Narcisi, titolare della GF Narcisi, azienda leader nel settore della vendita di prodotti termoidraulici. – Ad esempio, visto che siamo ormai
in estate, un condizionatore di alto livello monosplit di classe A+++ in raffrescamento, ha un consumo energetico stagionale in raffrescamento di soli 82 KWh, ed una potenza assorbita minima di 140 Wh, con un notevole risparmio economico relativo. Nonostante i consumi decisamente bassi, un condizionatore di questo tipo consente una capacità di raffrescamento nominale di circa 10000 BTU, in grado di climatizzare adeguatamente ambienti fino a circa 25 mq. Queste considerazioni sono importanti
anche per cercare di capovolgere un certo “senso comune” che vede i condizionatori come mezzi di raffrescamento e riscaldamento comodi, ma molto dispendiosi in termini di costi di gestione. Questa idea si è concretizzata nel tempo probabilmente non per il costo dell’energia elettrica in sé, ma per l’arretratezza tecnologia dei vecchi elettrodomestici. Per cercare di contenere il costo d’acquisto, il mio consiglio è di rivolgersi ai negozi online, in grado di offrire prezzi più bassi rispetto al
mercato “tradizionale”. Per chi fosse ancora scettico nei confronti dell’e-commerce e tema di incappare in truffe telematiche e furti dei propri dati sensibili, esistono dei semplici metodi per distinguere un sito “pericoloso” da uno affidabile, come la verifica dei dati e delle certificazioni di quell’azienda. Al fine di sensibilizzare gli Utenti su questo tema, sul nostro sito www.gfnarcisi.it abbiamo reso disponibile una guida gratuita agli acquisti online, che elenca le accortezze e le
precauzioni che è opportuno prendere, per poter acquistare in rete in assoluta sicurezza.”