I Tweet rivelano: Il giorno più felice è stato il 16 maggio e quello più triste il 23 luglio
Da Milano – Il 2012 non è stato un anno particolarmente felice per gli italiani. Lo conferma un’analisi dei tweet postati durante i 366 giorni dello scorso anno che il sito di Wired Italia presenta in esclusiva, e condotta da Voices from the Blogs, spinoff dell’Università degli studi di Milano che studia i social network per catturare gli umori degli iscritti.
Il tasso di allegria del 2012 si è attestato al 45,6%, mentre il 54,% dei messaggi è stato accompagnato da tristezza e/o rabbia. Il giorno più felice? Il 16 maggio, quando scoppiava lo scandalo sulle paghette di Umberto Bossi e si celebrava la giornata contro l’omofobia. Il più triste, invece, è stato il 23 luglio: lo spread toccava i 516 punti. La stagione accolta con maggiore felicità è stata la primavera, con il 53,2% di cinguettii euforici, contrapposta all’autunno (solo al 36,9%). Per gli italiani attivi su Twitter i giorni preferiti della settimana sono il martedì e il sabato. L’umore è nero, invece, di lunedì e mercoledì. I tweet esaminati nel corso dell’anno appena concluso sono stati oltre 43 milioni, 110 le province italiane coinvolte.
L’ironia sulle questioni politiche di casa nostra l’ha fatta da padrone il 20 aprile, quando Silvio Berlusconi ha definito “gare di burlesque” gli spettacoli che avevano luogo ad Arcore; Mario Monti può festeggiare un picco del 64,5% dei tweet contenti nel giorno dell’annuncio della sua salita in campo: a condizionare l’atmosfera in quelle ore è, a dire il vero, stata soprattutto la sopravvivenza del pianeta alla profezia della doppia “M”, marketing e Maya. La situazione economica italiana condiziona inevitabilmente la situazione: il 23 luglio lo spread a 516 e i primi accenni di tagli dell’esecutivo nostrano hanno causato un crollo al 21,9%. Era il giorno più triste del 2012.
Tornando a quelli più felici, il pallone fa come da tradizione la sua parte con la sofferta qualificazione ai quarti di Euro 2012 dell’Italia contro l’Irlanda, una giornata da 65,7% dei tweet gioiosi. I ricercatori sottolineano inoltre come le reti di Mario Balotelli durante la competizione comunitaria siano state accompagnate da ulteriori picchi rilevanti. E ancora, si è cinguettato allegramente il 14 aprile, mentre Roberto Benigni e Woody Allen tenevano banco nella Capitale; e il 6 luglio, all’indomani della scoperta del bosone di Higgs e in occasione della conferma delle condanne per il G8.
Oltre al già citato picco dello spread, i giorni meno allegri si devono alla strage nella scuola di Newtown, tasso di felicità al 27,5%, e alla bocciatura della legge elettorale (27,9%). Era, nel secondo caso, il 5 dicembre e Silvio Berlusconi si diceva pronto a scendere nuovamente in campo. A condizionare maggiormente, in negativo, l’umore nel corso dell’anno di quasi un terzo degli internauti italiani sono stati inoltre il terremoto dell’Emilia e l’attentato alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi. L’Emilia-Romagna si distingue tuttavia come zona più felice del Belpaese, 51% dei tweet allegri. Quando speranza e ottimismo nulla hanno a che fare con l’altalena dell’attualità.
Su Wired.it
http://daily.wired.it/news/internet/2013/01/04/2012-giorni-felicita-twitter-9572.html
un approfondimento sulle percentuali dei giorni più felici e tristi del 2013 secondo la ricerca di Voices from the blogs presentata in esclusiva dal sito del mensile Wired.