Alberto Diaspro dell’IIT è il primo scienziato italiano a ottenere il premio internazionale Emily M. Gray Award
Da Genova – È stato conferito ad Alberto Diaspro, Responsabile del Dipartimento di Nanofisica dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), l’Emily M. Gray Award 2014. Per la prima volta, questo importante riconoscimento internazionale – istituito dalla Biophysical Society nel 1997 per premiare gli scienziati che più di altri si sono distinti con il proprio contributo all’insegnamento nel campo della biofisica – è stato assegnato a un italiano.
In particolare, Alberto Diaspro – che è anche Professore di Fisica Applicata presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Genova, Facoltà di Scienze MFN – ha ottenuto l’Emily M. Gray Award 2014 per “aver dedicato la sua carriera all’attività di mentoring degli studenti e per il grande impegno profuso nel farsi promotore di workshop internazionali di biofisica volti a far emergere il talento dei giovani ricercatori”.
Quale ulteriore conferma del ruolo di spicco rivestito dal Prof. Diaspro all’interno della comunità scientifica interazionale, all’Award ricevuto dalla Biophysical Society si è aggiunta di recente la nomina a SPIE Fellow, che gli è stata insignita dalla società internazionale di ottica e fotonica SPIE – di cui è membro dal 1995 – in virtù dei risultati raggiunti in quest’ambito e, più nello specifico, dei progressi ottenuti nello sviluppo di nuove tecniche di microscopia ottica.
«I due riconoscimenti arrivano quasi a completarsi uno con l’altro. La nomina a SPIE fellow riguarda proprio quegli sviluppi in microscopia ottica che grazie a IIT sono riuscito a completare dal 2009 a oggi e che portano la Fondazione ad essere leader di settore. L’Emily M.Gray Award è legato a doppio filo ai risultati ottenuti proprio con metodi ottici in biofisica e al riconoscimento di una Scuola di Biofisica in Italia grazie al successo degli allievi che si sono formati negli anni sotto la mia guida e che oggi hanno successo nel mondo e nella Fondazione», ha affermato Alberto Diaspro. «Questi riconoscimenti sono figli anche della fiducia che la Fondazione a ho posto in me in questi ultimi 5 anni, permettendomi di accelerare le ricerche e vincere competizioni internazionali per l’affermazione di idee originali nell’ambito della microscopia ottica che oggi possiamo ormai chiamare nanoscopia».
Laureato in Ingegneria Elettronica nel 1983, Diaspro, 55 anni, ha sviluppato nel 1999 la prima architettura italiana per microscopia con eccitazione a due fotoni, estendendo l’utilizzo del sistema ad indagini spettroscopiche e a livello della singola molecola. Nel 2008 ha progettato e realizzato il primo Nanoscopio ottico italiano presso il Dipartimento di Neuroscienze e Tecnologie del Cervello dell’IIT.
Oltre alle attività di ricerca legate alla progettazione, realizzazione e all’utilizzo di metodologie e strumentazioni avanzate nell’ambito della spettroscopia e microscopia ottica, il suo ambito di lavoro include lo studio di materiali innovativi nano-strutturati, l’oncologia molecolare e le neuroscienze, ambito che dal 2009 lo vede impegnato quale coordinatore del Dottorato in Nanoscienze della Scuola di dottorato in tecnologie umanoidi e della vita che l’IIT realizza in collaborazione con l’Università di Genova.
Autore di oltre 300 articoli scientifici, vanta numerose collaborazioni con autorevoli riviste di settore ed è responsabile di diversi progetti di ricerca e industriali, a livello nazionale ed europeo. Attualmente è Presidente dell’OWLS (Optics with Life Sciences), Vice Presidente eletto dell’ICO (Interational Commission of Optics), Fondatore del Nanoscale Biophysics Subgroup della Biophysical Society ed è stato Presidente dell’EBSA (European Biophysical Societies Association) dal 2009 al 2011. Inoltre, è consulente esperto del MIUR e Membro del Consiglio Scientifico dell’IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare), dove dal 2004 dirige il programma di ricerca “Microscopia e nanoscopia per inseguimento dinamico di biomolecole in 3D in sistemi cellulari”.