Apple rimborsa 32,5 milioni di dollari per acquisti in-App Purchase
Da Milano – Per chi non se ne fosse accorto le applicazioni più redditizie all’interno dell’App Store non sono più quelle a pagamento, ma quelle a pagamenti progressivi. Il meccanismo è subdolo e gli sviluppatori lo conoscono ormai bene, si regalano applicazioni che promettono esperienze di gioco coinvolgenti ma… senza acquistare dobloni, rubini, montete, cibo virtuali, con soldi veri, non si riesce a progredire velocemente. Clash Of Clans, ad esempio, è un game molto ben riuscito, un piccolo gioiellino di programmazione, ma per creare un villaggio competitivo senza acquistare monete o rubini ci può volere anche un anno di gioco.
Per inciso in redazione siamo al livello 64 e giochiamo da gennaio 2013…
I più colpiti dal fenomeno sono, più o meno inconsapevolmente i bambini, non stupirà quindi la notizia che Apple ha raggiunto un accordo con la Federal Trade Commission per risarcire oltre 32,5 milioni di dollari incautamente spesi dai bambini in acquisiti in-app purchase senza il consenso dei genitori, accordo scaturito da una denuncia presentata dai consumatori.
Ora Apple dovrà cambiare metodi di fatturazione e ricevere un espresso consenso informato da parte degli utenti prima di procedere alla fatturazione.