Italia terza al mondo per visite a siti maligni
Da Milano – Sempre più italiani visitano siti maligni. Questo è quanto rivela il report sulle minacce del secondo trimestre di Trend Micro, leader globale nella sicurezza per il cloud. Il documento, dal titolo “Invertire la tendenza degli attacchi informatici. Rispondere alle tattiche in evoluzione” rivela anche che l’Italia scende dal podio delle nazioni che spammano di più, ma purtroppo cresce il numero di attacchi all’online banking.
Il report mostra che le vulnerabilità ad alto rischio e le violazioni di dati hanno continuato a dominare la prima metà del 2014. La severità di questi attacchi si è intensificata contro le istituzioni finanziarie, le banche e le catene di negozi, provocando la cifra record di 10 milioni di dati personali violati nel mese di luglio.
Al 15 luglio, infatti, erano state raccolte più di 400 denunce di incidenti di violazioni di dati. Questo dato sottolinea ancora una volta come le aziende e le organizzazioni abbiano bisogno di una strategia di difesa efficace, per proteggere i loro dati sensibili.
“Le organizzazioni devono considerare la sicurezza informatica come un tassello primario di una strategia di business a lungo termine, non come una risposta sporadica a eventuali criticità” – ha affermato Raimund Genes, CTO, Trend Micro – “Una strategia di sicurezza ben pensata porta a benefici a lungo termine che migliorano l’efficienza e gli incidenti registrati in questo trimestre dimostrano ancora una volta la necessità di un approccio alla sicurezza più integrato.”
I numeri italiani del secondo trimestre
· L’Italia scende dal podio delle nazioni che inviano più spam, passando dal terzo posto del primo trimestre al quinto. La classifica dei paesi che inviano più spam è guidata dalla Spagna, seguita da Argentina, Stati Uniti e Germania. In Italia sono stati bloccati 670 milioni di indirizzi IP che inviano spam. In tutto il mondo più di 13 miliardi.
· L’Italia entra nella top ten dei paesi maggiormente colpiti da malware diretti al settore dell’online banking. La classifica in questo caso è guidata da Giappone, Stati Uniti e India. Nel secondo trimestre 2014 sono stati ben 2.420 i malware diretti al banking che hanno colpito direttamente l’Italia. In tutto il mondo 121.000.
· L’Italia entra nella top ten dei paesi con il più alto numero di visite a siti maligni. Anche in questo caso la classifica è guidata da Stati Uniti e Giappone. L’Italia è terza a pari merito. Tradotto in cifre, significa che gli italiani sono capitati in siti maligni 37 milioni di volte.
I dati generali del secondo trimestre
· Le vulnerabilità hanno scosso i professionisti della sicurezza e il pubblico: vulnerabilità ad alto rischio hanno colpito diversi componenti di internet e dei web services come librerie server, OSs, app mobile e browser. Heartbleed è stato il caso più clamoroso e ha lasciato un segno profondo
· Escalation nella severità e nel volume degli attacchi: la severità degli attacchi contro le organizzazioni ha sottolineato l’importanza di un piano di risposta in caso di incidenti e di una maggior consapevolezza nella sicurezza
· Le contromisure cyber criminali ai progressi nell’online banking e nelle piattaforme mobile: lo sviluppo di ransomware per mobile e di malware per i sistemi di identificazione a due fattori sono emersi in risposta ai progressi nel settore delle piattaforme mobile e dell’online banking
· Vulnerabilità nelle aree Digital Life e Internet of Everything: i campionati mondiali di calcio in Brasile sono stati usati come esca per numerose azioni di ingegneria sociale che hanno colpito utenti in tutto il mondo