Ultimobyte presenta HDF: la protezione semplice contro i malware su qualsiasi piattaforma
Da Milano – Ultimobyte ha reso disponibile sul mercato italiano HDF (Hard Disk Firewall) della britannica Abatis, una Host Integrity Technology non-signature-based efficiente e innovativa che si integra nel kernel del sistema operativo e protegge i computer Windows e Linux da malware e attacchi hacker.
Questa soluzione risulta ottimale per gli utenti di Windows XP per i quali è cessato il supporto alcune settimane fa. Le aziende e il canale dei rivenditori si trovano infatti ad affrontare delle scelte strategiche sul fronte hardware o software: chi usa Windows XP si trova probabilmente a proprio agio e considera un grosso inconveniente doverlo abbandonare, tanto da decidere di continuare ad usare XP fino a che il suo computer regge o gli applicativi a cui è più affezionato rimangono supportati e aggiornati.
HDF di Abatis è una soluzione host-based che non richiede una regolare manutenzione o aggiornamenti, black list o white list per essere efficace. Il software previene proattivamente le infezioni da virus, worms, Trojans, keyloggers, kernel rootkits e attacchi di hacker.
Il software HDF – che funziona su piattaforme Windows quali NT4, 2000, XP, Vista, Windows 7, 2003/2008 Server – si differenzia da altre soluzioni anti-malware poiché considera ‘malware’ tutti gli eseguibili estranei all’utente che hanno necessità di inserirsi sull’hard disk per poter effettuare delle operazioni. Un computer non è in grado di riconoscere un eseguibile “buono” da uno “cattivo”: Abatis offre la possibilità di avere il controllo sulla porta di ingresso dell’hard disk.
Con un ingombro inferiore a 100 Kb, HDF è l’unica soluzione idonea per la protezione di piattaforme con bassa potenza, mobili ed embedded, nonché le reti tradizionali di server, workstation e laptop fornendo una robusta sicurezza IT in tutta l’azienda.
Esso fornisce una solida protezione dell’integrità computer senza alcun impatto sulle prestazioni. La sua architettura unica e l’implementazione a livello di file system del sistema operativo significa che non c’è quasi nessun sovraccarico della CPU in funzione, e non ha alcuna richiesta aggiuntiva sulla RAM.
A differenza della tecnologia whitelist, HDF protegge contro diverse tecniche di attacco più comuni come DLL injection e Alternate Data Stream (ADS).
In molte applicazioni, HDF può essere visto come una soluzione “fit-and-forget”: in grado di proteggere i sistemi operativi legacy per i quali non sono disponibili le patch del produttore o aggiornamenti anti-virus, oppure controlli di produzione SCADA o sistemi critici per la sicurezza in cui i cambiamenti alla configurazione (inclusi gli aggiornamenti anti-virus) possono causare costose invalidazioni della sicurezza lasciando così i sistemi vulnerabili agli attacchi.
La tecnologia Abatis HDF è attualmente utilizzata da organizzazioni militari e commerciali in Svizzera tra cui Epson, MTR HOng Kong, EuroTunnel, aziende farmaceutiche e di telecomunicazioni nel Regno Unito per proteggere i sistemi di sicurezza, sistemi SCADA e server legacy.