Lo scanner che rileva le buche
Da Milano – In molte città d’Italia ce ne sarebbe davvero bisogno, si tratta di uno smart scanner sperimentale, il dispositivo, collegato ad un furgone per un test, ha identificato correttamente 900 potenziali siti di buche.
Lo scanner intelligente, infatti, individua zone nell’asfalto che si stanno sfilacciando e che potrebbero da lì a poco diventare delle crepe o delle buche. Sviluppato dalla Nottingham Trent University potrebbe essere di grande aiuto per il governo inglese che solo l’anno scorso ha speso circa 3 milioni di sterline per risarcire gli automobilisti che avevano subito un danno a causa delle cattive condizioni del manto stradale.
Il sistema di scansione è in grado di distinguere la sfilacciatura dell’asfalto da altri materiali che potrebbero essere presenti sulla strada come macchie d’olio o segni di pneumatici. Nel test il dispositivo ha individuato 900 potenziali siti di buche e ci sono voluti 0,65 secondi per elaborare i dati.
La tecnologia sarà adottata da DYNATEST specializzata in pavimentazioni e che ha partecipato attivamente al progetto, “inoltre il software sarà anche open-source” così ha affermato il Dr.Senthan Mathavan ricercatore capo della Nottingham Trent University.
I sensori utilizzati per lo scanner sono identici a quelli utilizzati dai robot per percepire l’ambiente intorno a loro e non sono nuovi agli ingegneri civili.
Il ricercatore Mujib Rahman ha inoltre aggiunto “sistemare buche durante la loro formazione è molto più conveniente e rapido che intervenire su di esse quando si sono già formate”, grazie a questa tecnologia infatti le amministrazioni comunali sapendo che in una determinata strada l’asfalto si sta rovinando possono programmare gli interventi di riparazione con largo anticipo piuttosto che effettuare i lavori quando c’è già una situazione d’emergenza riducendo così i costi per le casse dei comuni e i disagi agli automobilisti.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Transportation Research Record.