Smartphone: Apple sale, Samsung scende. I motivi di una tendenza annunciata
Da Milano – Secondo una recente ricerca condotta da Consumer Intelligence Research Partners, negli Stati Uniti il quarto trimestre è stato letteralmente dominato, sul fronte device telefonici, da Apple.
I dati dicono che il 50% dei telefoni venduti in questo periodo sono stati Apple. Soprattutto iPhone 6 e iPhone 6 Plus che hanno dato un nuovo impulso di crescita alla casa di Cupertino.
Samsung ha raggiunto il 26% delle vendite e LG si è posizionata terza con un 11%.
Nessuna altra compagnia ha superato il 5% della quota di mercato.
La crescita dei “phonini” Apple non è cosi clamorosa rispetto al dato dello scorso anno, 48%, tuttavia assume grande rilevanza se unita al calo di Samunsg che, nello stesso periodo dell’anno precedente, registrava una quota di vendita del 31%.
I motivi della debacle di Samsung sono diversi, ma forse il principale va ricercato in quello che fino a poco tempo fa era un punto di forza: la grande varietà di device disponibili, in grado di coprire ogni fascia di prezzo.
Un vantaggio certo, tuttavia avere tanti dispositivi limita fortemente lo sviluppo. Quando si creano nuovi applicativi bisogna preoccuparsi anche di modelli che hanno processori modesti.
Questo per gli sviluppatori è piuttosto frustrante e costringe a sviluppare in modo sottodimensionato rispetto alla potenza degli ultimi dispositivi, come il Samsung Galaxy S5. Lato Apple c’è invece una continua ma precisa spinta all’innovazione.
Escono telefoni più potenti e quelli vecchi, piano piano, non vengono più supportati. Si spinge a sviluppare per i nuovi dispositivi che sono sempre più performanti (dal primo febbraio si potranno caricare solo app sviluppate con l’sdk 6 in grado di fare il boot a 32 e 64 bit) e consentono agli sviluppatori di creare soluzioni innovative grazie ai nuovi strumenti introdotti.
In questo senso Apple è elitaria e forse Samsung proletaria. Ma anche la politica di Samsung è destinata a cambiare. Gli stessi vertici della casa coreana hanno annunciato che i modelli in commercio verranno drasticamente ridotti per concentrare gli sforzi di sviluppo solo su quelli più diffusi e, quindi, di fascia medio alta. Del resto sembra che il telefono economico non interessi davvero più a nessuno se no non si spiegherebbe perché i Lumia/Nokia non riescono ad acquisire quote di mercato rilevanti. La spiegazione forse risiede nel sistema operativo Windows che, di fatto, non ha mai fatto presa sul mercato, ma la sensazione è che la differenza la facciano ormai gli applicativi e gli sviluppatori concentrano i loro sforzi sui modelli più venduti. Logico.