Amnesia: Rebirth la recensione

da Milano – Dopo tanta attesa finalmente abbiamo provato il nuovo Amnesia: Rebirth e come da tradizione è ritornata anche la tanto temuta ansia a livello psicologico. Il gioco è sviluppato da Frictional Games è disponibile per Steam al costo di 24,99€ e per PS4. Molti di voi conosceranno sicuramente i capitoli precedenti della saga, ma lasciate che lo descriva a coloro che non hanno mai giocato a questa serie di culto. Si tratta di un’avventura in prima persona dove andremo a impersonare

Tasi Trianon, una giovane donna che si risveglia nel cuore del deserto Algerino. Cosa gli sarà successo? Da quanto tempo si trova lì? Dove sono finiti gli altri? Ecco spiegato il titolo Amensia. Personalmente più che un horror potrei definirlo come un titolo con un  alto livello di tensione emotiva, in quanto la nostra Tasi avrà dei veri e propri attacchi di ansia e il bello ( in senso ironico ovviamente) è che dovremo fargli affrontare le sue peggiori paure. Nel gioco avremo la possibilità di esplorare delle location desertiche e non , dove occorrerà risolvere degli enigmi e cercare di non farsi uccidere dai nemici di turno. All’inizio del gioco avremo solo dei fiammiferi e saranno molto utili per poter accendere delle piccole candele o torce sparse per il livello. Quindi potete immaginarvi che la tensione del giocatore sale moltissimo in determinate situazioni. Ma non solo a noi, ma anche alla povera ragazza che avrà dei veri e propri problemi psichici. Più ansia avrà, più la sua salute mentale andrà a peggiorare e quindi la mente gli farà vedere alcune cose abbastanza pesanti e risulterà molto difficile gestirla. Quindi cosa occorre fare? Semplice, dobbiamo correre in zone luminose oppure prendere il laudano, una medicina che permette di calmare questa situazione di angoscia. Sappiate che il buio sarà il vostro peggior nemico e sia la lanterna che i fiammiferi non dureranno moltissimo. Detto questo gli enigmi che andremo a risolvere non presentano un livello di difficoltà eccessivo, spingono il giocatore a vagare per l’area circostante di maggior dimensione rispetto ai capitoli precedenti. Dal punto di vista tecnico la grafica è di buona qualità, calcolando che si tratta di una software house indipendente, sono riusciti a creare un titolo di buona fattura sopratutto dal punto di vista sonoro. In conclusione Amnesia Rebirth riesce a tenere alto il livello di tensione visto nei precedenti capitoli, ogni tanto avremo dei piccoli frammenti di memoria che proseguendo nella storia, riusciremo a fare il quadro completo della trama. La versione da noi provata è per Steam e offre i sottotitoli nella nostra lingua. Sei siete amanti della saga, oppure siete nuovi Amnesia Rebirth, vi farà passare dei veri e propi momenti di ansia e divertimento, andando ad aumentare la voglia di portare la nostra protagonista in salvo e vedere la fine del gioco per avere molte risposte. Vi lasciamo alla nostra video recensione qui sotto.

Voto: 8,5

 

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