Green Hell: la recensione
da Milano – Nel corso di queste settimane, vi abbiamo mostrato i due simulatori di sopravvivenza su un’isola ma con una grande differenza, avevano un secondo fine.. ora mi spiego meglio. Il bellissimo The Forest è un survival horror, quindi la vita sull’isola passa in secondo piano, in quanto l’ambiente circostante serviva a raggiungere il povero Timmy, il figlio scomparso. Passando invece a Stranded Deep si avvicina al titolo di oggi come crafting, ma calcolando che occorre spostarsi su diverse isole, non serve sprecare molte risorse per costruire una grossa casa, in quanto dobbiamo raggiungere anche qui una meta. Oggi invece vi mostro Green Hell, sviluppato da Creepy Jar, disponibile per PC ( Steam 20,99 € ), Nintendo Switch, PS4, Xbox One. Questo gioco conclude la trilogia di titoli validi di sopravvivenza che vi abbiamo mostrato in questi mesi, ma con una differenza fondamentale rispetto ai due titoli precedenti, Green Hell mira al realismo. Partiamo col precisare che il team che ha realizzato questo gioco, vanta di grossi nomi del mondo videoludico, infatti hanno lavorato a The Witcher 2 e Dying Light quindi riusciamo a capire fin da subito che il gioco potrà vantare di un’ottima qualità, ma vediamolo nel dettaglio. Il nostro
protagonista si chiama Jake e deve salvare la propria fidanzata che purtroppo per lei si è cacciata nei guai fino al collo. Mia attenderà il nostro aiuto, e noi avremo “solo” una grande e affascinante foresta davanti a noi. Green Hell è letteralmente un’inferno verde. Seppur le ambientazioni sono davvero affascinanti, si possono rivelare anche un vero e proprio inferno. Storia a parte, la difficoltà principale del gioco è quella di prendersi cura totalmente del nostro personaggio. Quindi dobbiamo valutare bene cosa mangiare, se quell’alimento è sano oppure potrebbe provocarci delle intossicazioni, ma nello stesso tempo se oltre al cibo potrebbe esservi utile in altri modi. Vi faccio un’esempio: la classica noce di cocco è ricca di principi attivi, ma offre anche un guscio che si rivelerà indispensabile per raccogliere l’acqua piovana. In questa foresta noi saremo equipaggiati solo con una bussola e un walkie-talkie e uno zaino, ma grazie al sistema di crafting dovremo tramite delle reali tecniche di sopravvivenza riuscire a costruire delle armi, accendere il fuoco, variare la nostra alimentazione suddivisa in base a : proteine, carboidrati e grassi e idratazione per avere un’alimentazione perfettamente equilibrata. Motivo? Semplice il nostro eroe, se non avrà una dieta perfettamente equilibrata, e avrà delle carenze potrebbe compromettere il suo equilibrio psico-fisico e oltre alla foresta avrete anche dei problemi a livello mentale, inizierete con alcune allucinazioni per passare alla pazzia totale. Oltre a questo, dobbiamo prestare attenzione anche a non farci male. L’ambiente attorno a noi non solo è ricco di vegetazione ma anche di animali pericolosi e velenosi e anche di indigeni che non ci penseranno due volte a farci la pelle. Se veniamo feriti, dobbiamo avviare la modalità diagnosi, per verificare il livello di gravità della situazione e trovare delle cure adeguate. Il sistema di crafting viene in nostro aiuto con alcune istruzioni su come realizzare alcuni oggetti, per poi lasciarci al nostro destino. Il nostro zaino ci impedirà di portare troppe cose, quindi dovremo fare una giusta scelta. Ricordatevi sempre, di avere con voi del cibo e sopratutto che sia cotto. In questo modo eviterete di ricorrere a intossicazioni varie. Il gioco oltre alla modalità Storia, offre anche quella Survival che come avrete capito, consiste in una vera e propria gara di sopravvivenza con voi stessi, come se affrontaste il gioco senza storia, ma con il solo scopo di sopravvivere più giorni possibili. Prima di concludere con le modalità vi ricordo di andare nelle opzioni e arrivare la voce permadeath. Per i più temerari di voi, questa opzione offre il realismo vero. Una volta morti, siete morti per sempre e occorre rifare tutto da capo. Se invece non l’attivate, avrete il classico salvataggio manuale, ma prestate attenzione a quando salvare, potrebbe capitare che salvate e siete intossicati o peggio! Ottima anche la modalità co-op online. Dovremo cercare di sopravvivere fino a un massimo di quattro giocatori online. Questo rende l’esperienza ancora più magica. Immaginate che un vostro amico si dedica alla ricerca di legna, un’altro a cacciare, un’altro ancora a cercare risorse varie. Tutto questo accompagnato da una chat di gioco per comunicare tra di voi. Veramente ben fatto e divertente. Dal punto di vista grafico Green Hell è una vera gioia per gli occhi. Capiterà molto spesso che vi fermerete a vi godrete degli scorci davvero fantastici con degli ottimi effetti climatici che assieme al perfetto sonoro ambientale, renderanno questa avventura davvero maestosa. In conclusione, Green Hell è una sfida con voi stessi, dove dovrete prendervi cura del vostro alter ego digitale alla ricerca della vostra ragazza. Avendo tutte le accortezze del caso, e agendo delle volte con intuito ma anche con intelligenza. Se siete alla ricerca di un vero simulatore di sopravvivenza estrema. Questo gioco vi lascerà il segno, vi lasciamo alla nostra video recensione qui sotto!