iorestoacasa.delivery: la spesa te la consegna il negozio sotto casa

da Milano – L’emergenza Corona Virus ha cambiato forse per sempre il modo di rapportarci col quotidiano, che forse davamo troppo per scontato. Uscire di casa diventa complicato, approvvigionarsi anche dello stretto indispensabile un’impresa specie per chi, anziani o persone comunque impossibilitate a uscire di casa, non può “sopportare” ore di coda per entrare in un market. Ecco allora l’idea: intercettare la solidarietà spontanea che si è andata via via creando a partire dai piccoli paesi, dove è nata, spesso, una rete volontaria di relazioni di mutua assistenza, col panettiere, il fruttivendolo, il droghiere impegnati a consegnare a domicilio a chi non può o non deve uscire. Da questo spunto nasce il portale web iorestoacasa.delivery, senza finalità di lucro, per rendere un servizio in questi tempi complicati di emergenza da Covid-19.

 

 

Il portale consente di iscriversi, attraverso moduli separati, a cittadini e negozianti. I primi possono contattare i negozianti presenti in lista, ragionevolmente quelli vicini al proprio domicilio, acquistare e concordare tempi e modalità di consegna. I negozianti possono avere una sorta di vetrina virtuale dove promuovere i propri prodotti dando nuovo slancio a un’economia “di quartiere” che le grandi piattaforme di vendita on-line non riescono a raggiungere con la stessa rapidità e snellezza di servizio.

Il vantaggio è evidente: compro virtualmente dal negozio sotto casa o vicino a casa e la consegna sarà sicuramente più rapida di quella garantita dalla GDO (se esiste) o da altre soluzioni on-line. E poi si rispolvera una sorta di vena romantica che era un po’ dimenticata: l’idea di una micro economia di zona capace di auto sostentarsi e lontana dalle logiche della globalizzazione imperversante.

ioresotacasa.delivery nasce da un’intuizione di Corrado Tonello, CEO di Ennevolte, società che opera nel settore del welfare aziendale  insieme con Loud Digital Studio,  “L’idea era un po’ nell’aria. Nelle chat tra vicini di casa uno dei temi ricorrenti era come provvedere alla spesa: chi può uscire, quali negozi sono aperti, quanta fila c’è e altre preziose informazioni legate all’approvvigionamento di beni di prima necessità. Insomma una sorta di Tam Tam di quartiere. Allora ci siamo detti ma perché non centralizzare questa richiesta di informazioni, magari in un portale dove le richieste delle persone si incontrano con le offerte dei negozianti, senza bisogno di uscire di casa… nasce così ioresotacasa.delivery che conta, ad oggi, oltre 2838 negozi registrati.”

Il portale è puramente gratuito, non ci sono commissioni e ioresotacasa.delivery non raccoglie soldi o transazioni, crea semplicemente un collegamento, un incontro tra domanda e offerta, e sembra mirare all’ambizioso progetto di dare vita a una sorta di rinascimento digitale che parte dai piccoli rioni e arriva fino ai grandi centri abitati.

La strada è ancora lunga, siamo solo all’inizio, ma Jeff Bezos è avvertito…

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