Mulaka : la recensione
da Milano – Nel corso del tempo, i videogiochi sono riusciti a livello di storia ad allontanarsi dalle fantasie videolutiche prendendo come ispirazione anche fatti storici e avvenimenti realmente accaduti. Questa decisione ha dato vita a periodi storici che grazie alla condivisione di massa tramite i videogiochi hanno permesso al giocatore di ampliare la propria cultura. Il buon God of War ci ha fatto apprezzare le divinità greche, Call of Duty ci ha insegnato la storia della seconda guerra mondiale, Assassin’s Creed Origins ci ha permesso di scoprire un museo virtuale Egizio e oggi il caro Mulaka disponibile per PC Steam (19,99 Euro ) Nintendo Switch, PS4, Xbox One sviluppato dalla software house indie Lienzo, ci porta in Messico alla scoperta della cultura dei Tarahumara. Occorre spiegare alcune cose su questo magico popolo per capire appieno il gioco. Dovete sapere che questo popolo ancora oggi esistente, vive in Messico precisamente nel territorio del Chihuahua. Loro stessi si
definiscono rarámuri, che significa “pianta idonea per la corsa” in riferimento alla pratica della corsa che è tipica di questo popolo. Si dice che corrono talmente tanto durante i periodi di caccia da riuscire a prendere le proprie prede per sfinimento! Loro hanno delle credenze mistiche particolari, Le guide spirituali e i dottori sono definiti Owirúame, incaricati della magia bianca. I Tarahumara credono che lo Owiruame si spostasse da un luogo all’altro in forma di uccello, a volte portando con sé la propria famiglia, e che recuperasse sembianze umane una volta arrivato a destinazione. Esistono poi gli Sokoruame, i quali sono incaricati di praticare la magia nera. Lo sciamano è il guardiano chiamato a sovrintendere alla comunità, propiziando l’equilibrio fra il corpo umano e gli astri. Il gioco parte proprio dal nostro personaggio che essendo uno sciamano dotato di poteri che lo metteranno in comunicazione con il popolo dell’aldià, dovrà interrompere questo incombente pericolo che minaccia l’equilibrio attuale. Il gioco vanta una bella veste grafica tutta stilizzata, i suoi colori delle mappe di media grandezza, sono molto vivi e rilassanti. Il nostro compito sarà quello di proseguire nell’esplorazione della mappa, risolvere alcuni puzzle e combattere alcuni nemici fino all’arrivo del boss di fine livello. Naturalmente, il nostro protagonista potrà vantare dei suoi poteri da sciamano trasformandosi in varie forme di animali tra cui la leggendaria aquila, oppure un orso o un serpente. Ognuno di essi sarà utile per risolvere alcuni puzzle. Il serpente è utile per entrare in spazi molto stretti, l’orso è utile per abbattere delle parti che ci ostacolano il passaggio e così via. Seppur vanti di alcuni combattimenti, con tanto di boss fight dove andremo anche a utilizzare i nostri sensi da sciamano, Mulaka è un titolo molto profondo, proprio come Rime. Quindi non aspettatevi una serena e allegra avventura, da prendere sotto gamba. Seppur si presenti graficamente bello e ben curato, con tanto di musiche ed effetti sonori che si sposano perfettamente con l’atmosfera di turno, Mulaka riesce a sorprendere per la trama che seppur vanti di una longevità buona, riesce ad affascinare il giocatore, spingendolo a conoscere maggiormente la storia di questa popolazione. Utilizzare i poteri dell’aldilà permetterà di scoprire alcune erbe che oltre che da collezionatili, ci serviranno per curare il nostro personaggio con delle pozioni. In conclusione, Mulaka è un bel gioco dotato di una forte e ben studiata componente narrativa, capace di appassionare il giocatore. Vi lasciamo alla nostra video recensione qui sotto!
Voto: 8