Return of the Obra Dinn – la recensione

Posted On 21 Lug 2020
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da Milano – Siete pronti ad un’avventura davvero nuova firmata dal grande Lucas Pope, autore del famosissimo Papers, Please? Bene, mollate gli ormeggi si salpa verso : Return of the Obra Dinn. Il gioco in questione è un mix di avventura grafica/ investigativa. Voi impersonerete un’investigatore assicurativo che lavora presso la Compagnia delle Indie Orientali, verrete a sapere che la nave è salpata nel 1802 e per la bellezza di sei mesi, non si ebbero più notizie, quindi venne data per dispersa. Ma nel 1807, attraccò nel porto di Falmouth, e dei suoi 200 membri dell’equipaggio e del suo carico di oro non ci fu nessuna traccia. Quindi tocca al nostro personaggio risolvere questo strano e sinistro mistero.
Appena avviamo l’avventura, ci renderemo subito conto che siamo davanti a una veste grafica in perfetto stile retrò. Un 3D che richiama alla memoria alcune somiglianze con i primi Mac oppure con i Commodore. Ciò che avremo in mano, sarà una bussola, e un libro.

Se ci avvicineremo ad un cadavere, la nostra bussola comincerà a vibrare, basterà attivarla e torneremo indietro nel tempo, nel momento esatto della morte della vittima, e non solo; potremo muoverci nel ricordo della scena per cercare di spulciare ogni minimo indizio che ci permetta di far luce su ciò che è accaduto a questo malcapitato. Una volta fatto, verrà annotato tutto sul nostro libro. Ecco il motivo per cui, ogni dettaglio sarà fondamentale, occorre prestare davvero molta attenzione a ogni singolo dettaglio sulla scena, e trarre delle conclusioni corrette e adeguate. Ogni volta che osserveremo il libro, vedremo immagini dei personaggi, non ancora nitide.

Questo significa che non abbiamo ancora raccolto tutti gli indizi necessari per risolvere il caso. Il gioco è talmente ben bilanciato, che permette al giocatore di optare per casi più semplici per arrivare a smorzare la difficoltà in quelli più complessi. Il tocco grafico retrò, e la possibilità di girare sulla nave ben realizzata rende quest’avventura davvero unica e imperdibile, offrendo delle sensazioni di mistero davvero incredibili. Non ho trovato particolari difetti, anzi. Il giocatore per terminare l’avventura, non è obbligato a svelare il mistero che si cela dietro a tutti i 200 membri dell’equipaggio. Anche se consiglio vivamente di farlo, altrimenti l’avventura rischia davvero di essere troppo corta. Un titolo che merita un bel 9, capace di offrire una ventata di aria fresca e di far ragionare il giocatore senza mai frustrarlo, m spingendolo a risolvere sempre più casi.

 

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