“Venite a Lavorare in Sardegna!”: una startup invita i giovani a trasferirsi a Cagliari
da Milano – “Ti piacerebbe lavorare in un posto così?” Esordisce in un post Andrea Severino, il Founder di Healthy Virtuoso (https://it.healthyvirtuoso.com/), postando sul suo profilo Linkedin una splendida foto del mare della Sardegna. Un invito insolito e controcorrente rispetto alla fuga di cervelli che vede i più giovani, emigrare dalle isole e dal Sud verso il Nord Italia o verso l’estero.
“Agli inizi alcuni investitori dopo un meeting ci scrissero in grassetto, grandissima idea ma la gestione da Cagliari non funzionerà mai”
Secondo i dati Istat infatti, è ancora importante anche se in leggero rallentamento il flusso migratorio con l’estero: il saldo del 2019 vede 143 mila persone in più trasferite fuori dalla penisola, 32 mila in meno rispetto al 2018, frutto di 307 mila iscrizioni e 164 mila cancellazioni. La fuga di cervelli vede come principale spinta la ricerca di un impiego: la gran parte degli indicatori del mercato del lavoro, infatti, fanno emergere lo svantaggio del Mezzogiorno dove, in particolare, il tasso di disoccupazione è due volte quello del Centro e più di tre volte quello del Nord-Est.
“Nel 2017, dopo circa dieci anni tra Londra e Milano avevo un sogno, quello di costruire qualcosa di grande in Sardegna. Così decisi di fondare a Cagliari Healthy Virtuoso, una startup nata per aiutare le persone a vivere in maniera più salutare. Uno dei primi investitori a cui proposi il progetto declinò l’offerta, a causa proprio della posizione della sede. Oggi, dopo questi anni di attività e successi, mi piacerebbe invece riuscire a convincere nuovi talenti a rientrare dall’estero per lavorare da qui. Una città in cui le giornate durano 48h e ci si può fare il bagno in pausa pranzo. Una città che prima di chiederti che lavoro fai, vuole sapere da dove vieni e come ti chiami. Una città dove le persone contano più del lavoro.” – Così Andrea Severino racconta del suo legame con la sua terra e della sua ambizione, raccogliendo online già moltissimi consensi.
Un appello, quello di Andrea Severino, avvalorato soprattutto dalle statistiche Istat, che individuano il costo della vita medio per una famiglia di circa 2.000 euro al mese nelle isole, in netto contrasto con il Nord dello stivale dove la vita costa invece 2.900 euro al mese, il 45,0% in più in termini relativi. Si uniscono all’appello di Andrea anche gli altri due fondatori di Healthy Virtuoso Nicola Tardelli (figlio dell’ex calciatore campione del mondo Marco Tardelli) e Lorenzo Asuni, uniti dal legame per la terra sarda. Lorenzo e Andrea sono cresciuti insieme a Cagliari, mentre Nicola è sardo di adozione, trascorrendo lì le proprie vacanze estive. Oltre alla terra, li unisce la voglia di fare qualcosa di importante per la salute delle persone.
Virtuoso e le posizione aperte
Il suo sogno di poter aprire una startup di successo a Cagliari si è avverato e oggi Virtuoso (https://it.healthyvirtuoso.com/) è un app da oltre 150mila download, che attraverso meccanismi di gamification permette alle persone di competere con gli altri e con se stessi su obiettivi basati sulla salute. In soli 2 anni gli oltre 700mila euro raccolti e gli importanti contratti con grandi aziende come Intesa San Paolo, KPMG o Banca Mediolanum dimostrano come sia assolutamente possibile costruire qualcosa di importante partendo dal Sud.
Quello di Virtuoso è un team giovane e dinamico, composto da oltre 10 persone tutte Under 35, di cui 5 lavorano in smart working da Milano ed una da Londra. Durante il lockdown è stata presa la decisione di provare a tornare definitivamente al Sud così è stato chiuso l’ufficio a Milano ed è cominciata la ricerca di nuove risorse, anche di ritorno dall’estero, direttamente in Sardegna.
Al momento la startup è alla ricerca di un Software Engineer (CTO) e due sviluppatori, per Android e per IOS. Per la posizione di CTO le caratteristiche principali ricercate sono l’esperienza, di almeno 5 anni, la conoscenza di italiano e inglese e la familiarità con diversi
approcci (Lean, Agile) e pratiche (coppia di programmazione, TDD, CI/ CD). Per quanto riguarda gli sviluppatori invece, sono richiesti tre anni di esperienza, padronanza della lingua italiana e specializzazione rispettivamente per IOS o Android. Fondamentale, per tutte le posizioni aperte, la propensione a lavorare in team, eccellenti doti comunicative e grande proattività.