Amerzone : Passione Retrogame
da Milano – Correva l’anno 1999 e da li a qualche mese uno dei giochi più belli come avventure grafiche, arrivò in redazione mentre registravamo il nostro programma televisivo “Futur@“ a TeleNova. Il gioco a cui mi riferisco è Amerzone, sviluppato da Microdïs e realizzato dal grande disegnatore Benoît Sokal, scomparso prematuramente nemmeno un mese fa. In molti conosceranno questo artista per un’altra saga che l’ha reso famoso ovvero Syberia.
Nonostante tutto, a Sokal, Amerzone gli rimase nel Cuore e nella saga di Syberia, più di una volta, nel gioco si farà riferimento ad Amerzone citandone le imprese di un vecchio esploratore. Dunque, il gioco narra la storia di un giornalista, che si reca ad intervistare un vecchio esploratore chiamato Alexandre Valembois. Durante l’intervista, ci chiede un grosso favore. Mostrandoci un grosso uovo bianco, ci supplica di riportarlo nel paese tropicale immaginario chiamato appunto Amerzone. La sua avventura risale al 1930, ma ormai è troppo anziano per intraprendere un viaggio simile. Senza contare che si sente terribilmente in colpa per aver sottratto questo uovo, in quanto conteneva gli unici successori di questi speciali uccelli. Quindi non ci resta che intraprendere questa magnifica avventura e darci una mossa, visto che l’uovo sta per schiudersi. Il gioco all’epoca uscì sia per Playstation che per PC. Attualmente Amerzone lo potete trovare su PC tramite Steam e su smartphone ad un prezzo molto basso. Il gioco era ed è, totalmente doppiato nella nostra lingua e offriva un’atmosfera a dir poco unica. Certo le avventure grafiche del tempo, erano realizzate con immagini pre renderizzate e quindi permettevano di godere di una grafica molto bella per l’epoca. Per muoversi basta cliccare e andare avanti, mentre si poteva girare attorno a se con mouse o analogico. Si potevano raccogliere degli oggetti, leggere i vari diari e interagire con i vari strumenti. L’avventura non era molto semplice, rispetto a come siamo abituati oggi. Occorreva studiare bene i documenti e risolvere qualche puzzle che richiedeva una buona attenzione. Ma il sonoro e l’atmosfera sono ed erano davvero unici e ben realizzati. Senza contare che questi erano i veri punta e clicca. Dove una buona storia e una buona grafica, rapivano il giocatore per diverse ore. Se amate questo genere e non avete mai giocato ad Amerzone, non dovrete assolutamente farvelo scappare in quanto è un gioco davvero unico e magico. Se poi avete giocato ai primi capitoli di Syberia, una volta finito il gioco, avrete finalmente chiaro di chi fosse questo fantomatico esploratore, chiamato Alexandre Valembois a cui raccontano molto alla cara Kate Walker.