Firewatch : la recensione
da Milano – Dopo quasi un anno che stiamo trattando Indie Games di ogni tipo e di ogni annata, era veramente impensabile non parlare di un meraviglioso capolavoro chiamato Firewatch. Questa piccola perla è stata realizzata da Campo Santo edito Campo Santo, Panic. Disponibile per PS4, Xbox One, Nintendo Switch, PC tramite STEAM al costo di 19,99 Euro. Il gioco purtroppo non presenta sottotitoli nella nostra lingua. Siamo nel 1989, il nostro protagonista di nome Henry ha deciso di abbandonare una vita caotica per accettare un lavoro di guardaboschi nel Wyoming. Si tratta di un’avventura in
prima persona in cui si andrà ad intrecciare un rapporto importante di amicizia tra il nostro protagonista e la sua superiore chiamata Delilah ed il lavoro del guardaboschi. Il gioco riesce ad unire un racconto visivo con risposte multiple ad un titolo basato sull’esplorazione. Il rapporto Delilah, sarà sempre via radio. Questa voce femminile, riuscirà a dar ordini come a capire il vostro umore e darvi forza. Gli sviluppatori sono riusciti a farvi sentire dei veri guardaboschi. Saremo soli, all’interno di questa grossa torretta circondati da un paradiso terrestre. Alcune fasi del gioco, si basano sull’esplorazione. In questo caso occorrerà avere la cartina alla mano e la bussola, sapersi orientare e recarsi al punto stabilito sulla mappa. Non abbiate timore di perdervi, l’ambientazione di Firewatch, seppur sia composta da una veste grafica meravigliosa con dei colori molto vivi e brillanti, vi aiuterà a non perdervi. Troverete degli ostacoli naturali che v’impediranno di proseguire. Questo naturalmente è un segnale per dirci che non possiamo andare oltre. Il gioco sostanzialmente segue due filoni narrativi. La storia del nostro protagonista che viene riassunta nei primi minuti di gioco, con alcune decisioni e situazioni pesanti che faranno realmente riflettere, mentre avremo dall’altra alcuni fatti misteriosi che avvengono nella foresta. Durante il vostro percorso, noterete dei chiari ed evidenti segnali che ci faranno capire che la nostra presenza non è affatto gradita. L’avventura in se non è molto lunga anzi, in circa quattro ore riuscirete a terminare il tutto, ma è ciò che il gioco vi lascerà nell’anima che lo rende un vero e proprio capolavoro. Senza svelarvi nulla sui progressi narrativi, gli sviluppatori hanno inserito Henry all’interno di un luogo tranquillo, con una voce femminile di Delilah che dopo poco che non ci sente, si farà viva e andrà a scavare sempre più a fondo nella vita del nostro personaggio. Ci saranno dei momenti dove potrete chiedergli delle informazioni in base a ciò che osserverete, come un grosso incendio esploso in piena notte. Oppure vi farà dei discorsi che andranno ad abbracciare tematiche molto serie che andranno ad intervallarsi con misteri visti all’interno della foresta. Dal punto di vista tecnico, questo titolo è rimasto per anni un vero esempio di come oltre alla componente narrativa, la grafica e la bellissima atmosfera riescano a rapire letteralmente il giocatore. Una volta terminata l’avventura, basterà recarsi nei contenuti extra per avere la possibilità di godersi questo meraviglioso paradiso in tutta la quiete che volete. Avrete la possibilità di girare liberamente e di fermarvi osservando un meraviglioso tramonto, oppure di rilassarvi con i dolci suoni di una foresta viva. Concludendo, Firewatch è un gioco veramente unico nel suo genere. La vita del nostro personaggio rivisita con il rapporto di Delilah, vi farà riflettere. Senza contare ciò che avviene di misterioso nel bosco. L’unica nota negativa è la mancanza dei sottotitoli nella nostra lingua, questo avrebbe reso l’esperienza complessiva di Firewatch ancora più coinvolgente, andando incontro a utenti che hanno difficoltà con la lingua Inglese. Vi lasciamo alla nostra video recensione e alla nostra pagina di STEAM.
Voto : 9