Toki : la recensione
da Milano – Il titolo che oggi andremo a recensire è un remake del lontano 1989 chiamato Toki. Per coloro che fossero troppo giovani, dovete sapere che Toki è un platform/arcade veramente difficile. La trama è la seguente, un potente stregone di nome Vookimedlo, assale il villaggio dove vive l’abitante più forzuto di tutti, ovvero il nostro Toki. Oltre a saccheggiare il villaggio lo stregone rapisce la bellissima fidanzata di Toki e per di più lo trasforma grazie
ad un’incantesiamo in scimmia antropomorfa. Essendo un remake, è disponibile per console: PS4, Xbox One, Nintendo Switch e PC tramite Steam al costo di 19,99€. Quando impugnerete il pad per fare la prima partita, verrete accolti da una brevissima introduzione cartonesca che racconta quanto scritto poche righe fa. Dopo di che sarete pronti a giocare. Toki vanta uno stile grafico veramente bello. La casa di sviluppo, Microids ha svolto un’ottimo lavoro andando a realizzare un vero e proprio cartone animato. Sia il level design che gli sfondi sono stati curati molto bene. Offrendo al giocatore una veste grafica ricca di colori e molto solare- Vedete Toki è un nome molto importante sia per i retrogamer che per la storia del titolo e di ciò che rappresentava. Qui arriva il bello o il dramma, scegliete voi. Vedete, se torniamo nel 1989 e giochiamo a Toki in salagiochi ( scusate la rima non voluta ), quando perdavate le vite e inserivate i famosi gettoni per continuare, il gioco riprendeva da dove avevate perso. In questo remake, inizierete nuovamente il livello dall’inizio. Nessun checkpoint, nessuna energia. In Toki basta letteralmente un solo ed unico colpo ed il nostro scimmione muore. Oltre a questo il nostro eroe possiede due sole abilità per affrontare i nemici : saltarci in testa e sputare. Nel corso dell’avventura avrete dei simpatici power up che andranno a potenziare questa sua dote “naturale”. Però basta solo un colpo di striscio e se avete finito le vite si riparte dall’inizio del livello. Quindi la frustrazione sale alle stelle se non siete pronti ad un tale livello di difficoltà. Non disperate, se volete un livello di sfida “abbastanza” equilibrato, potrete optare per il livello facile. Basterà andare nelle opzioni di gioco, e cambiare da Normale a Facile. Il team di sviluppo ha voluto mantenere gli standard della vecchia scuola. Può essere una mossa saggia per coloro che hanno vissuto quel periodo, ma dall’altra potrebbe allontanare possibili acquirenti. Bastava poco per accontentare tutti. Inserendo una modalità “Original” e un’altra “New Toki” e tutti erano felici. In conclusione Toki non è adatto a giocatori che vogliono solo rilassarsi, ma designato a nostalgici che amano le sfide basate sul continuare e continuare fino a quando il cervello e la memoria muscolare permettono di proseguire, oppure agli hard core dove sono sempre alla ricerca di una sfida. Un vero peccato, in quanto è un titolo molto godibile che potrebbe essere messo da parte dopo pochi minuti, andando a ignorare un grande classico che seppur difficile è riuscito a fare storia. Vi lasciamo alla video recensione e alla pagina di Steam!