Dopo il peer-to-peer è l’ora del friends-to-friends
Da Milano – Siamo abituati a considerare il peer-to-peer un’attività ai limiti della legalità condotta quotidianamente a rischio continuo di essere spiati, da software o persone. Esiste però uno strumento opensource in grado di garantire un canale riservato pur adottando la medesima tecnologia che si chiama Retroshare. Continue Reading